Italia-Svizzera


FONTE UFFICIALE
Programma di cooperazione transnazionale 2014 – 2020
Codice identificativo CCI non ancora disponibile

DURATA
01/01/2014 – 31/12/2020

ENTE EROGATORE
Per la parte FESR: Commissione Europea – Direzione Generale Politica Regionale.

FONTE UFFICIALE
http://www.interreg-italiasvizzera.it/programmazione14-20

AUTORITÀ DI GESTIONE
Regione Lombardia
Direzione Generale Ambiente, Energia e Sviluppo Sostenibile
Telefono: +39 02 6765 5329
annarita_piazza@regione.lombardia.it
VAS_14-20@regione.lombardia.it

OBIETTIVO GENERALE
Il PO intende contribuire al raggiungimento della Strategia Europa 2020 sul territorio transfrontaliero attraverso la promozione di una crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.

ASSI, PRIORITÀ DI INVESTIMENTO, OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI
ASSE 1 – Competitività delle imprese
Priorità
3.b – Sviluppare e realizzare nuovi modelli di attività per le PMI, in particolare per l’internazionalizzazione.
Obiettivo specifico
1.1 – Maggiore collaborazione transfrontaliera tra imprese e altri attori dello sviluppo.
Azioni

  • Azioni di sistema, ossia volte a creare condizioni di contesto che facilitino la collaborazione transfrontaliera tra imprese e altri attori dello sviluppo;
  • interventi congiunti di innovazione di prodotto/servizio (product-service innovation), innovazione di processo (process innovation), innovazione strategica e organizzativa (business innovation) finalizzati ad accrescere la competitività e la sostenibilità ambientale delle imprese dell’area;
  • interventi per l’integrazione e ampliamento delle filiere/sistemi/reti di imprese locali consentendo di presentarsi sui mercati con prodotti e modalità più competitive, innovative e sostenibili;
  • interventi a sostegno dei processi di internazionalizzazione di reti di imprese transfrontaliere;
  • interventi a sostegno della competitività e della sostenibilità ambientale delle reti transfrontaliere di MPMI che operano nel comparto turistico.

ASSE 2 – Valorizzazione del patrimonio naturale e culturale
Priorità

6.c – Conservare proteggere, promuovere e sviluppare il patrimonio naturale e culturale.
Obiettivi specifici
2.1 – Aumento delle strategie comuni per la gestione sostenibile della risorsa idrica.
2.2 – Maggiore attrattività dei territori caratterizzati da risorse ambientali e culturali con specificità comuni.
Azioni

  • Sviluppo di modelli sperimentali e progetti pilota per il ripristino della continuità morfologica e della funzionalità ecosistemica dei corsi d’acqua (bacini comuni a livello di bacino idrografico), tenuto conto anche della loro valorizzazione economica in chiave sostenibile;
  • elaborazione di programmi e strategie comuni per la gestione integrata e sostenibile dei corsi d’acqua, al fine di coordinare le varie esigenze riguardanti le risorse idriche ed ecosistemiche dei corsi d’acqua, attraverso strumenti di governance con partecipazione delle comunità locali per risolvere il conflitto tra eccessivo sfruttamento e necessità di tutela della risorsa idrica. A partire da esperienze di successo maturate da alcune Regioni italiane (es. Contratti di fiume e di lago) e in Svizzera potranno prevedersi processi di co-pianificazione, accordi volontari che prevedono una serie di atti operativi, concertati fra i diversi soggetti pubblici e privati che hanno funzioni istituzionali o interessi legati ai territori fluviali;
  • iniziative di informazione e formazione e promozione di centri tematici sulle risorse idriche finalizzate alla sensibilizzazione delle popolazioni transfrontaliere sull’importanza di tali risorse e del loro uso consapevole;
  • sviluppo di iniziative integrate per la gestione e valorizzazione sostenibile del patrimonio culturale (materiale e immateriale) e naturale;
  • sviluppo di iniziative congiunte di educazione, formazione, e sensibilizzazione sui temi del paesaggio, dell’ambiente e dei beni culturali per rafforzare, valorizzando anche in chiave economica, il rispetto del patrimonio, l’uso efficiente delle risorse, il senso di comune identità e di prossimità delle popolazioni;
  • elaborazione e armonizzazione di strategie e strumenti, buone pratiche e progetti pilota per ridurre gli impatti connessi al cambiamento climatico sulle risorse naturali e culturali e conseguentemente adattare le politiche di sviluppo territoriale.

ASSE 3 – Mobilità integrata e sostenibile
Priorità
7.c – Sviluppare e incrementare sistemi di trasporto sostenibili dal punto di vista dell’ambiente (inclusi a basso rumore) e a bassa emissione di carbonio inclusi vie navigabili interne e trasporti marittimi, porti, collegamenti multimodali e infrastrutture aeroportuali, al fine di favorire la mobilità regionale e locale sostenibile.
Obiettivo specifico
3.1 – Miglioramento della mobilità nelle zone transfrontaliere.
Azioni

  • Realizzazione di analisi dei flussi di traffico in relazione alle esigenze degli utenti locali in materia di accesso ai servizi (lavorativi, scolastici, di cura, ecc.);
  • sviluppo di metodologie per la gestione della partecipazione degli attori socio-economici e delle comunità locali ai processi decisionali;
  • realizzazione di analisi di scenario in relazione ai possibili impatti a livello transfrontaliero (benefici per gli utenti, esternalità negative, costi di gestione e manutenzione) di nuove infrastrutture di trasporto e individuazione delle adeguate misure di accompagnamento che possano incentivarne l’utilizzo;
  • identificazione delle necessarie connessioni intermodali (ferro, gomma, acqua) per migliorare l’efficienza delle infrastrutture esistenti;
  • individuazione di misure di mitigazione e contenimento del traffico e di correlate proposte per incentivare l’uso del trasporto pubblico (introduzione di pedaggi e/o ztl, bigliettazione integrata, rinnovo delle flotte, campagne informative, ecc.);
  • promozione di modelli di pianificazione del TPL (trasporto pubblico locale) non convenzionali, che integrino cioè concetti di sviluppo dell’offerta turistica, di sostegno dei servizi sociali, ecc.;
  • introduzione di soluzioni per accrescere l’interconnessione modale ed eliminare a livello transfrontaliero le discontinuità che rendono il TPL meno vantaggioso per l’utente rispetto all’uso del mezzo privato (parcheggi di scambio; integrazione fra le diverse linee; integrazione dei servizi della stessa modalità, ad es. bus urbani ed extraurbani, pianificazione congiunta degli orari per ridurre i tempi delle coincidenze, ecc.);
  • adozione di politiche tariffarie/commerciali condivise che rendano più conveniente e più facile scegliere il mezzo pubblico (es. bigliettazione integrata per consentire di viaggiare su più mezzi di trasporto e sui due versanti della frontiera con un unico ticket; agevolazioni sui costi degli abbonamenti per alcune categorie di utenti, ad es. lavoratori frontalieri, studenti, turisti; rete di vendita unificata; vendita on line)
  • formulazione di accordi per l’acquisto e la gestione condivisa di mezzi (es. bus, battelli) più moderni ed efficienti, così da ridurre i costi e offrire agli utenti un viaggio confortevole e sicuro;
  • sviluppo di servizi integrati per l’informazione all’utenza prima e durante il viaggio;
  • adozione di sistemi di trasporto intelligenti (gestione automatizzata dei depositi, localizzazione dei mezzi, informazione ai passeggeri, gestione servizi a chiamata monitoraggio dell’utenza sulle diverse direttrici, gestione elettronica dei pagamenti ad es. con smart card o sistemi contactless) basati su tecnologie integrate/interoperabili sui due versanti della frontiera;
  • sviluppo di strategie condivise per incentivare l’uso della bicicletta (campagne promozionali, estensione delle piste ciclabili, acquisto di mezzi pubblici e dotazioni compatibili con il trasporto di bici, miglioramento del raccordo con le linee di trasporto su gomma urbano ed extraurbano grazie alla realizzazione di parcheggi, stazioni bike sharing ecc.) e altre forme di mobilità dolce, incluso il traffico pedonale;
  • promozione delle vie di trasporto navigabili;
  • sviluppo di tecnologie condivise per ridurre le emissioni inquinanti da parte dei mezzi di trasporto;
  • pianificazione congiunta delle scelte di localizzazione dei punti ricarica dei veicoli elettrici e di altri charging hub;
  • sviluppo di soluzioni condivise, basate su ITS, per la gestione degli accessi nelle aree urbane e l’ottimizzazione dei sistemi logistici;
  • formulazione di strategie congiunte per l’incentivazione del car sharing e del car pooling;
  • introduzione del mobility manager di area transfrontaliera;
  • conclusione di accordi con le imprese di medie dimensioni per l’introduzione di soluzioni di trasporto collettivo per i dipendenti.

ASSE 4 – Servizi per l’integrazione delle comunità
Priorità
9.a – Investire in infrastrutture sanitarie e sociali che contribuiscano allo sviluppo nazionale, regionale e locale, alla riduzione delle disparità nelle condizioni sanitarie, promuovendo l’inclusione sociale attraverso un migliore accesso ai servizi sociali, culturali e ricreativi e il passaggio dai servizi istituzionali ai servizi territoriali di comunità.
Obiettivo specifico
4.1 – Accresciuta accessibilità dei servizi sociali di interesse generale sui due lati della frontiera, in particolare a vantaggio delle fasce maggiormente vulnerabili o a rischio di discriminazione.
Azioni

  • Interventi per il trasferimento di conoscenze, scambi di buone prassi e sperimentazione di iniziative per accrescere l’accessibilità e la sostenibilità dei servizi sociali e sanitari, anche grazie al ricorso alle nuove tecnologie;
  • progetti per l’integrazione e lo scambio di informazioni, anche tecnologica, tra le strutture operanti in ambiti e servizi diversi, per coordinare le attività di prevenzione, di diagnostica, di cura e di riabilitazione;
  • iniziative per la modernizzazione e integrazione dei servizi di cura per gli anziani e persone con limitazione dell’autonomia e dei servizi socio-educativi per l’infanzia e i giovani, anche in ottica di conciliazione famiglia-lavoro. A titolo esemplificativo: interventi per la costruzione di modelli e reti di assistenza Community care, self-care e home-care; interventi per il dopo-scuola, attività ricreative e sportive, ecc.;
  • interventi per la definizione e sperimentazione congiunta di soluzioni innovative volte a recuperare e prevenire situazioni di marginalizzazione e disagio, in particolare di giovani, anziani e immigrati. A titolo esemplificativo: interventi innovativi di prevenzione e recupero di forme di disagio giovanile, iniziative per promuovere l’invecchiamento attivo e per valorizzare la partecipazione degli anziani alla vita della comunità, azioni di promozione dell’integrazione sociale degli immigrati nelle comunità di nuova residenza, ecc.;
  • iniziative per la definizione e sperimentazione congiunta di approcci didattici e/o strumenti adeguati alle esigenze di particolari gruppi a rischio, anche attraverso il coinvolgimento delle famiglie e della comunità e grazie al ricorso alle nuove tecnologie, volte a favorire l’inclusione attiva nell’ambito della scuola. A titolo esemplificativo: interventi per la dislessia, per i bambini in situazioni di disagio, le loro famiglie e insegnanti, ecc.

ASSE 5 – Rafforzamento della governance transfrontaliera
Priorità
CTE – Rafforzare la capacità istituzionale delle autorità pubbliche e delle parti interessate e un’amministrazione pubblica efficiente mediante la promozione della cooperazione giuridica e amministrativa e la cooperazione tra i cittadini e le istituzioni.
Obiettivo specifico
5.1 Accresciuta collaborazione, coordinamento e integrazione tra Amministrazioni e portatori di interessi per rafforzare la governance transfrontaliera dell’area.
Azioni

  • Percorsi di capacity building per enti pubblici con scambio di personale, formazione, collaborazione interistituzionale su temi d’interesse transfrontaliero (es. processo di riorganizzazione degli Enti locali, prevenzione dei rischi, gestione dei rifiuti, gestione congiunta delle aree protette) o per accrescere la conoscenza reciproca sui due ordinamenti necessari ad agevolare la comprensione dei diversi approcci e le interazioni tra le istituzioni;
  • interventi per sviluppare e rafforzare un quadro comune di informazioni a supporto del trasferimento di conoscenze e dei processi di capitalizzazione, (es. banche dati, informazioni statistiche omogenee, buone pratiche, ecc.) e analisi di scenario a supporto della governance dell’area in relazione alle principali sfide future (cambiamenti climatici, demografici, mercato del lavoro, ecc.);
  • sviluppo di strategie congiunte, modelli e azioni pilota per favorire la partecipazione attiva dei cittadini ai processi decisionali e accrescere la trasparenza, la sostenibilità e la legittimazione dell’azione amministrativa;
  • sviluppo delle conoscenze sull’integrazione dei sistemi istruzione-formazione-lavoro dei due Paesi, sugli attori e sui bisogni formativi delle realtà economico-aziendali del territorio, indispensabili per coordinare, estendere e migliorare l’offerta formativa;
  • definizione e sperimentazione di processi congiunti di semplificazione, studi e ricerche volti ad aprire la strada a riforme normative, progetti pilota per ridurre gli squilibri presenti tra di due versanti, in particolare a vantaggio dello sviluppo e dell’occupazione (es. sperimentazione di aree di aggregazione e armonizzazione transfrontaliera);
  • progetti di scambio/twinning/gemellaggio che valorizzino la diversità come potenziale di crescita comune (es. scambi tra scuole).

ASSE 6  – Assistenza tecnica
Obiettivo specifico
6.1 Garantire l’efficienza e l’efficacia del Programma.

DESTINATARI

  • MPMI (micro, piccole e medie imprese) delle filiere locali operanti nei settori tradizionali o a bassa intensità tecnologica e in generale delle MPMI che hanno difficoltà a posizionarsi/ri-posizionarsi sui mercati e che potranno avvantaggiarsi della contaminazione virtuosa con imprese/partner dei settori ad alta intensità tecnologica (cross- fertilisation);
  • PMI operanti nei settori ad alto valore aggiunto/alta intensità tecnologica che potranno avvantaggiarsi della partecipazione a progetti con Università e Centri di ricerca;
  • università e centri di ricerca e altri attori dello sviluppo (camere di commercio, ecc.) che potranno meglio tarare i servizi offerti rispetto alle esigenze del sistema produttivo;
  • imprese e operatori pubblico-privati del turismo;
  • imprese e enti di ricerca che sviluppano tecnologie “verdi” e favoriscono il risparmio energetico;
  • comunità locali, turisti, Amministrazioni e gli Enti competenti, operatori turistici e culturali, cittadini e popolazioni locali, in particolare, le categorie a rischio di esclusione o discriminazione (es. anziani, disabili, immigrati, lavoratrici e lavoratori con responsabilità di cura familiari), famiglie, donne, lavoratori delle imprese sociali e delle associazioni del terzo settore, stakeholders della filiera istruzione-formazione-lavoro.

BENEFICIARI

  • Agenzie di sviluppo
  • amministrazioni locali
  • amministrazioni regionali
  • distretti cantonali
  • centri/enti di ricerca
  • camere di commercio e altre associazioni
  • cooperative
  • enti di formazione
  • imprese dell’economia sociale
  • ONG (Organizzazioni Non Governative)
  • organizzazioni non profit
  • MPMI (Micro, Piccole e Medie Imprese)
  • università
  • scuole
  • centri di trasferimento tecnologico
  • associazioni di categoria
  • agenzie regionali di protezione dell’ambiente
  • autorità di bacino
  • enti gestori di parchi e aree protette
  • aziende di trasporto e gestori delle infrastrutture, imprese del settore della logistica e dei servizi ICT.

REGIONI AMMISSIBILI

  • Italia:
    – Regione Lombardia: le provincie di Lecco, Como, Varese e Sondrio
    – Regione Piemonte: le provincie di Novara, Vercelli, Biella, Verbano Cusio-Ossola
    – Provincia Autonoma di Bolzano
    – Regione Autonoma Valle d’Aosta.
  • Svizzera:
    – Cantone del Ticino
    – Cantone dei Grigioni
    – Cantone Vallese

MODALITÀ, PROCEDURE E TIPOLOGIE DI PROGETTI
Le risorse del programma vengono attribuite attraverso bandi (calls for project proposals).
Tipologie di progetti:
– progetti ordinari;
– pianti integrati transfrontalieri (PIT);
– progetti strategici.

DOTAZIONE FINANZIARIA
– FESR: 100.221.466 euro
– Cofinanziamento nazionale italiano: 15%
– Cofinanziamento svizzero: 10 milioni di franchi svizzeri

ENTITÀ DEL CONTRIBUTO
Definita nei bandi.

PAROLE CHIAVE
Sostenibilità, innovazione, ambiente, energia rinnovabile, clima, occupazione, aree urbane risorse naturali, patrimonio culturale, mobilità, trasporto, inclusione, lotta alla povertà, pari opportunità, conciliazione.

LINK UTILI
Sito programma