Azione per il Clima: progetti tradizionali 2020
Azione per il Clima: progetti tradizionali 2020
Il bando intende dare attuazione su vasta scala territoriale a piani d’azione, strategie o tabelle di marcia per il clima richiesti da una specifica legislazione dell’Unione, sviluppati in ossequio ad altri atti dell’Unione o da parte delle autorità degli Stati membri, principalmente nei settori della mitigazione e dell’adattamento al cambiamento climatico.
Commissione Europea – DG EASME – Programma LIFE
06/10/2020
N.B.: In relazione alle condizioni imposte dall’epidemia di coronavirus, EASME ha previsto diverse novità rispetto ai bandi precedenti consultabili qui.
Per illustrare il bando e le caratteristiche che deve avere una proposta di progetto la DG EASME ha organizzato per il prossimo 30 aprile un Info and Networking Day
OBIETTIVI
- Sviluppo, la valutazione, il monitoraggio e l’attuazione delle azioni e misure per mitigare il cambiamento climatico, che migliorino la capacità di mettere in pratica tali conoscenze;
- Facilitare lo sviluppo e l’attuazione di approcci integrati, come le strategie e i piani di azione per mitigare il cambiamento climatico a livello locale, regionale o nazionale;
- Contribuire allo sviluppo e alla dimostrazione di tecnologie, sistemi, metodi e strumenti innovativi per mitigare i cambiamenti climatici, idonei ad essere replicati, trasferiti o integrati;
- Promuovere la sensibilizzazione sui temi del clima, sostenendo la comunicazione, gestione e diffusione di informazioni in materia di clima e facilitando la condivisione delle conoscenze relativamente alle soluzioni e pratiche di successo in materia, anche attraverso lo sviluppo di piattaforme di cooperazione tra gli stakeholder e la formazione;
- Promuovere e contribuire al rispetto e all’applicazione della legislazione dell’Unione sul clima.
AZIONI FINANZIABILI
Settori prioritari:
a) Mitigazione dei cambiamenti climatici
Per questo settore il bando finanzia progetti di migliori pratiche, progetti pilota e progetti di dimostrazione che dovrebbero contribuire a una transizione socialmente giusta e sostenibile verso un’economia neutrale dal punto di vista climatico entro il 2050 e al raggiungimento dell’obiettivo di riduzione delle emissioni dell’UE per il 2030, che dovrebbe essere aumentato almeno al 50% e verso il 55% rispetto ai livelli del 1990.
b) Adattamento ai cambiamenti climatici
Per questo settore il bando finanzia progetti di migliori pratiche, progetti pilota e progetti di dimostrazione che contribuiscono all’attuazione della strategia dell’UE sull’adattamento ai cambiamenti climatici, che fornisce un quadro di riferimento e meccanismi per migliorare la preparazione dell’UE per gli impatti attuali e futuri dei cambiamenti climatici.
I progetti dovrebbero sostenere lo sviluppo e/o l’attuazione di strategie/piani di adattamento a livello settoriale, locale, regionale, nazionale o transfrontaliero. Sperimentando nuovi approcci dovrebbero avere un potenziale dimostrativo e trasferibile oppure promuovere soluzioni di adattamento innovative o buone pratiche, avvalendosi delle migliori conoscenze disponibili. Sono inoltre incoraggiati:
- partenariati con il settore privato, le città, le reti di città, i sindacati, le organizzazioni della società civile, le istituzioni educative e le organizzazioni di ricerca e innovazione;
- progetti che aiutino a mobilitare finanziamenti per l’adattamento e investimenti di resilienza, attraverso la determinazione dei prezzi del rischio fisico dei cambiamenti climatici e l’agevolazione di valutazioni di rischio climatico personalizzate e facili da usare.
c) Governance e informazione in materia di clima
Per questo settore il bando finanzia progetti di informazione, sensibilizzazione e divulgazione che promuovono azioni che contribuiscano al passaggio a un’economia a basse emissioni di carbonio e resiliente, con particolare attenzione per lo sviluppo di strategie climatiche a lungo termine e di nuove misure politiche, per la piena attuazione della politica e della legislazione in materia di clima e per una maggiore diffusione di tecnologie compatibili con il clima, aspetti tutti indissolubilmente legati al conseguimento di una migliore governance, a un monitoraggio e segnalazione più accurati, all’integrazione dell’azione per il clima in altre politiche e alla promozione della conoscenza, diffusione delle informazioni e al coinvolgimento delle parti interessate.
Sono particolarmente incoraggiati progetti volti a migliorare la governance del clima e il rafforzamento delle capacità. Qualora un progetto sviluppi strumenti o studi, deve esserci un’azione specifica e concreta che li implementi nel corso dell’attuazione del progetto.
DESTINATARI
Territori, popolazioni e future generazioni
- UE 28: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
I progetti proposti devono svolgersi sul territorio UE, oppure al di fuori del territorio UE (in via eccezionale), o nei Paesi e territori d’Oltremare a condizione che il proponente abbia sede nell’UE e che la realizzazione di attività al di fuori del territorio UE sia funzionale al raggiungimento degli obiettivi ambientali dell’UE.
BENEFICIARI
Enti pubblici e organizzazioni private commerciali e non commerciali, comprese le ONG, con sede nell’UE.
SPECIFICA BENEFICIARI
Eventuali organismi ammissibili che hanno sede al di fuori dell’UE possono partecipare a un progetto in qualità di beneficiari associati, a condizione che la loro presenza conferisca valore aggiunto al progetto.
74.100.000 euro così suddivisi:
- Mitigazione dei cambiamenti climatici: 35.9 milioni
- Adattamento ai cambiamenti climatici: 30.2 milioni
- Governance e informazione: 8 milioni
Il massimo tasso di cofinanziamento comunitario per i progetti tradizionali è del 55% dei costi totali ammissibili.
I richiedenti sono invitati a garantire che la scala (e quindi il budget) delle azioni proposte sia sufficientemente grande per garantire che il progetto raggiunga risultati significativi e di valore aggiunto per l’UE.
Per i progetti non è richiesto il requisito della transnazionalità. Un progetto transnazionale può ottenere valore aggiunto solo se ciò è essenziale per garantire la protezione dell’ambiente o della natura.
I progetti devono avere una data di inizio a partire dal 1° luglio 2021.
Per predisporre le proprie proposte progettuali ed aderire al bando LIFE 2020 i proponenti devono utilizzare i documenti contenuti nei “fascicoli di candidatura” disponibili in formato compresso (.zip). Ogni fascicolo contiene per ciascuna tipologia progettuale e settore prioritario (Mitigazione e adattamento ai cambiamenti climatici, Governance e Informazione) spiegazioni complete e dettagliate in materia di ammissibilità, procedure, tassi di cofinanziamento e altri dettagli rilevanti per aderire correttamente all’invito a presentare proposte.
Importante anche leggere il programma di lavoro LIFE pluriennale e il documento di orientamento reperibili sulle pagine web del bando.
Per creare e inviare la proposta i proponenti devono usare solo lo strumento eProposal. L’accesso è disponibile tramite la pagina web del bando.
Le proposte LIFE possono essere presentate in una qualsiasi delle lingue ufficiali dell’UE, esclusi l’irlandese e maltese.
Tuttavia la Commissione raccomanda che la parte tecnica e la parte finanziaria siano scritte in inglese.
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