Bando 2021 per progetti di preparazione e di prevenzione nei campi della protezione civile e dell’inquinamento marino e costiero
Bando 2021 per progetti di preparazione e di prevenzione nei campi della protezione civile e dell’inquinamento marino e costiero
Il bando sostiene la realizzazione di progetti che supportino e completino gli sforzi dei Paesi partecipanti e dei Paesi terzi ammissibili nella prevenzione e preparazione nei settori della protezione civile e dell’inquinamento marino e costiero.
Commissione Europea – ECHO Aiuti umanitari e Protezione civile
08/06/2021
OBIETTIVI
- Raggiungere un elevato livello di protezione dalle catastrofi con impatto transfrontaliero, prevenendole o riducendo i loro effetti potenziali, promuovendo una cultura della prevenzione e migliorando la cooperazione tra protezione civile, inquinamento marino e altri servizi/stakeholder pertinenti;
- Rafforzare la cooperazione e il coordinamento nell’area della preparazione e della risposta tra le autorità e gli stakeholder negli Stati partecipanti al Meccanismo, nei beneficiari di IPA non partecipanti al Meccanismo e/o nei paesi della politica europea di vicinato che condividono una frontiera, sulla base degli accordi o delle strategie transfrontaliere o macroregionali esistenti, comprese le convenzioni marittime regionali;
- Promuovere l’uso dei diversi fondi dell’Unione che possono supportare la gestione sostenibile del rischio di catastrofi e incoraggiare gli Stati membri a sviluppare le opportunità rese disponibili da tali fondi, anche per le regioni transfrontaliere.
AZIONI FINANZIABILI
Il bando comprende due Assi. Una proposta progettuale può riguardare un solo Asse. Se i proponenti vogliono presentare su entrambe le azioni devono presentare progetti distinti.
Il bando comprende due assi distinti e una proposta progettuale può riguardare un solo asse.
ASSE 1. Progetti di preparazione e prevenzione per rischi transfrontalieri
Gestione transfrontaliera del rischio di catastrofi attraverso prevenzione e preparazione in Europa, nei Paesi beneficiari di IPA e nei paesi di vicinato dell’UE (ENI)
Attività di prevenzione
Il termine prevenzione fa riferimento a qualsiasi azione volta a ridurre i rischi o mitigare le conseguenze negative delle catastrofi per le persone, l’ambiente e la proprietà, compreso il patrimonio culturale. Le attività di prevenzione mirano a sviluppare strumenti e quadri per la valutazione dei rischi finalizzati a migliorare la comprensione dei rischi condivisi aventi impatto transnazionale, compreso l’inquinamento marino.
- Raccolta/analisi dei dati, strumenti di supporto per i decisori, studi di fattibilità, mappe dei rischi e altri strumenti di comunicazione a base scientifica.
Attività di preparazione
Il termine preparazione fa riferimento a uno stato di prontezza e capacità dei mezzi, delle strutture, delle comunità e delle organizzazioni umane e dei materiali tale da poter garantire una risposta rapida a un disastro.
Le attività di preparazione saranno destinate a lavori di base per lo sviluppo o il miglioramento delle capacità di risposta, quali: specifiche tecniche e studi di fattibilità per migliorare le capacità di risposta multi-paese, esercitazioni su piccola scala e corsi di formazione volti a testare approcci/metodologie innovative alla preparazione alle catastrofi.
Una proposta progettuale deve concentrarsi su una delle due seguenti priorità:
- Sviluppare una valutazione dei rischi transfrontaliera: Saranno cofinanziate attività volte ad analizzare i rischi con impatto transfrontaliero, basandosi su una valutazione del rischio transfrontaliero esistente o sviluppandone una nuova attraverso il progetto.
- Migliorare la gestione delle emergenze transfrontaliere: Saranno cofinanziate azioni volte a migliorare la preparazione alle catastrofi transfrontaliere.
ASSE 2. Progetti di preparazione e prevenzione per l’inquinamento marino (in mare o sulle coste)
Azioni per rafforzare la prevenzione e la protezione del territorio dagli effetti delle catastrofi marittime
Una proposta progettuale deve concentrarsi su una delle due seguenti priorità:
Sviluppo della capacità di reazione rispetto a un incidente che causa inquinamento marino
- Attività volte ad aumentare la capacità dei soggetti responsabili delle misure di risposta, compreso lo sviluppo di metodologie avanzate a supporto della formazione e delle esercitazioni, nonché il miglioramento della tecnologia e degli strumenti per un miglior monitoraggio, individuazione e risposta all’inquinamento marino e costiero. Strumenti e metodologie dovrebbero tenere conto delle diverse funzioni di risposta e delle loro interazioni, integrare gli insegnamenti emersi in incidenti ed esercitazioni recenti e sostenere iniziative strategiche recenti o nuove a livello europeo o regionale.
Rafforzare il coordinamento regionale e intersettoriale
- Attività volte a rafforzare azioni congiunte di prevenzione e preparazione all’interno delle aree marittime regionali europee nonché iniziative interregionali quando sia possibile conseguire una maggiore efficienza o efficacia.
- Attività volte a rafforzare i legami operativi tra i soggetti responsabili delle misure di risposta all’inquinamento marino e costiero e in altri settori rilevanti, per un approccio più integrato e coordinato.
DESTINATARI
Autorità, strutture e servizi di protezione civile, professionisti, volontari.
Paesi partecipanti al Programma
- UE 27: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
- EFTA/SEE: Islanda e Norvegia
- Paesi IPA: Montenegro, Serbia, Turchia, Repubblica di Macedonia del Nord
- PTOM:Olanda: Aruba, Bonaire, Curaçao, Saba, Sint Eustatius, Sint Maarten; 2. Francia: Nuova Caledonia, Polinesia francese, Terre australi e antartiche francesi, Isole di Wallis e Futuna, Saint Pierre e Miquelon, Saint Barthélemy; 3. Danimarca: Groenlandia
Paesi terzi
- Paesi ENI: Algeria, Armenia, Azerbaigian, Bielorussia, Egitto, Georgia, Israele, Giordania, Libano, Libia, Repubblica moldava, Marocco, Siria, Tunisia, Ucraina e Palestina.
- Paesi IPA – Albania, Bosnia-Erzegovina, Kosovo
PAESI/TERRITORI DI REALIZZAZIONE
BENEFICIARI
I beneficiari saranno le autorità di protezione civile e le parti interessate (persone giuridiche pubbliche o private senza scopo di lucro) negli Stati partecipanti, nei beneficiari di IPA che non partecipano al Meccanismo e/o nei paesi della politica europea di vicinato che condividono un confine.
Per entrambe le categorie di progetti le organizzazioni internazionali possono essere partner e non leader di progetto.
Le proposta progettuali su fondi del bilancio per l’azione esterna (extra UE) devono coinvolgere (solo in qualità di partner) soggetti con sede nei Paesi IPA non partecipanti al programma o nei Paesi beneficiari di ENI.
Per i progetti su fondi del bilancio UE sono ammissibili solo organizzazioni degli UE o organizzazioni internazionali.
I soggetti stabiliti in un Paese IPA non partecipante al Meccanismo possono essere proponenti solo se sono autorità pubbliche nazionali: altri tipi di soggetti possono essere solo partner.
3.500.000 euro così ripartiti:
Progetti di prevenzione e prevenzione per i rischi transfrontalieri
- progetti finanziati a titolo del bilancio UE: 1.200.000 euro
- progetti finanziati a titolo del bilancio per l’azione esterna (IPA II e ENI): 550.000 euro
Progetti di preparazione e prevenzione per l’inquinamento marino e costiero
- progetti finanziati a titolo del bilancio UE: 1.500.000 euro
- progetti finanziati a titolo del bilancio per l’azione esterna (IPA II e ENI): 550.000 euro
Il contributo comunitario può coprire fino all’85% dei costi ammissibili per un massimo di 1.000.000 euro per progetti finanziati a valere sul bilancio dell’UE, 500.000 euro per i progetti finanziati sui fondi dell’azione esterna (IPA e ENI).
I progetti devono avere una durata massima di 24 mesi e devono coinvolgere enti di almeno 2 diversi Stati:
- nel caso di progetti finanziati a titolo del bilancio UE, i soggetti (il coordinatore/leader + 1 partner) devono avere sede in 2 diversi Paesi partecipanti al programma;
- nel caso di progetti finanziati a titolo del bilancio per l’azione esterna, il partenariato deve comprendere almeno un soggetto stabilito nei Paesi IPA non partecipanti al programma e/o nei paesi ENI. inoltre se sia il coordinatore sia il partner sono stabiliti in paesi diversi da quelli partecipanti, il proponente deve essere un’Autorità pubblica nazionale.
Si raccomanda un partenariato non superiore ai 5 membri.
Per entrambe le categorie di progetti possono essere partner (non leader) anche le Organizzazioni internazionali, ma la loro presenza non rileva ai fini dei requisiti minimi di partenariato.
Per i progetti relativi alla preparazione e prevenzione rispetto a rischi transfrontalieri (Asse I), i partner di progetto devono avere una frontiera comune.
Durata dei progetti: 24 mesi.
Le proposte progettuali devono essere inviate in formato elettronico, specifico per tipologia di progetto, attraverso le pagina dedicate al bando sul portale Funding & tender, dove sono disponibili anche tutti i documenti relativi al bando
- Identificativo bando per i progetti riguardanti i rischi transfrontalieri: UCPM-2021-PP-CBR
- Identificativo bando per i progetti riguardanti l’inquinamento marino e costiero: ID: UCPM-2021-PP-MARIPOL
Le proposte di progetto possono essere presentate in qualsiasi lingua ufficiale dell’UE. Tuttavia, per motivi di efficienza, la Commissione invita i candidati ad usare l’inglese.
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