FONTE UFFICIALE
Programma Operativo Nazionale 2014 – 2020
Codice Identificativo: CCI 2014IT16M2OP003
DURATA
01/01/2014 – 31/12/2020
ENTE EROGATORE
– Per la parte FSE: Commissione Europea Direzione Generale Occupazione, Affari Sociali & Inclusione
– Per la parte FESR: Commissione Europea – Direzione Generale Politica Regionale
AUTORITÀ DI GESTIONE
Ministero dell’interno – Dipartimento della Pubblica Sicurezza
OBIETTIVI TEMATICI DEL QUADRO STRATEGICO COMUNE
OT2 – Tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC)
OT3 – Competitività delle Piccole e Medie Imprese (PMI)
OT9 – Inclusione sociale e lotta alla povertà
OT11 – Potenziamento della capacità istituzionale e amministrazioni pubbliche efficienti.
ASSI, PRIORITÀ DI INVESTIMENTO, OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI
ASSE 1 – Potenziare la legalità nelle aree strategiche per lo sviluppo
Priorità
3.b – Sviluppare e implementare nuovi modelli di business per le PMI, in particolare per quanto riguarda l’internazionalizzazione
Obiettivi specifici
1.1 – Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali
Azioni
3.3.5 – Interventi integrati finalizzati all’incremento degli standard di sicurezza in aree strategiche per lo sviluppo. Gli interventi integrati rafforzano il presidio di aree strategiche per lo sviluppo individuate come particolarmente vulnerabili. Il presidio verrà attuato attraverso strumenti tecnologici fissi e mobili per il controllo del territorio e sistemi informativi e di intelligence per la prevenzione e il contrasto dei fenomeni criminali.
A titolo esemplificativo:
- strumentazione tecnologica fissa e mobile per il presidio del territorio e il controllo di merci e mezzi di trasporto;
- sistemi informativi e di intelligence per l’analisi delle varie tipologie di informazioni per la prevenzione e il contrasto di fenomeni criminali;
- sistemi per la messa in sicurezza di infrastrutture logistiche o per la riqualificazione e la vigilanza di insediamenti produttivi;
- presidi di sicurezza, anche attraverso il recupero di beni confiscati alla criminalità organizzata o inutilizzati, che svolgano nei confronti delle aree identificate un’attività dedicata e intelligente mettendo in rete tutte le risorse disponibili e facendo da punto di riferimento sul territorio per gli imprenditori.
ASSE 2 – Recuperare i patrimoni confiscati per promuovere l’inclusione e l’innovazione sociale
Priorità
9.b – Fornire sostegno alla rigenerazione fisica, economica e sociale delle comunità svantaggiate in aree urbane e rurali.
Obiettivo specifico
2.1 – Aumento della legalità nelle aree ad alta esclusione sociale e miglioramento del tessuto urbano nelle aree a basso tasso di legalità.
Azioni
9.6.1 – Interventi per il sostegno di aziende confiscate alle mafie per salvaguardare i posti di lavoro in collegamento con azioni di aggregazione e promozione sociale ed economica.
9.6.6 – Interventi di recupero funzionale e riuso di vecchi immobili in collegamento con attività di animazione sociale e partecipazione collettiva, inclusi interventi per il riuso e la rifunzionalizzazione dei beni confiscati alle mafie.
A titolo esemplificativo:
- interventi su immobili localizzati in aree particolarmente interessanti sotto il profilo dello sviluppo economico sostenibile (di concerto con le amministrazioni regionali);
- interventi su aziende;
- interventi su immobili di grandi dimensioni, idonei alla tipologia di riutilizzo prescelta;
- interventi su immobili localizzati in aree che presentano un rilevante fabbisogno di servizi improntati al ripristino di migliori condizioni di sicurezza e legalità.
ASSE 3 – Favorire l’inclusione sociale e la diffusione della legalità
Priorità
9vi – Strategie di sviluppo locale guidate dalle Comunità locali.
Obiettivo specifico
3.1 – Aumento della legalità nelle aree ad alta esclusione sociale e miglioramento del tessuto urbano nelle aree a basso tasso di legalità.
Azioni
9.6.2– Azioni integrate di prevenzione e contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura.
- Azioni di analisi, prevenzione e contrasto ai fenomeni del racket e dell’usura rivolte ad approfondirne la conoscenza, a prevenirne la diffusione, a sostenerne e incentivarne la denuncia e a supportare gli operatori nella fase di post-denuncia. In tale ambito potranno essere finanziate:
– ricerche e studi quali-quantitativi sui fenomeni del racket e dell’usura;
– attività di sostegno o promozione di reti e forme di partenariato antiracket e antiusura per contendere spazi geografici e di mercato alla criminalità organizzata;
– campagne di comunicazione, informazione e sensibilizzazione sul territorio; attività di animazione, orientamento e informazione ivi compresa la formazione degli operatori; tali attività saranno rivolte sia alle vittime sia agli operatori economici che resistono alle pressioni criminali anche attraverso il sistema del consumo critico e altri modelli elaborati dalle associazioni che operano nel settore;
– misure di semplificazione dell’iter amministrativo della fase post denuncia per mezzo dell’elaborazione di procedure informatizzate, accessibili per via telematica, attraverso le quali si attivi e si gestisca gli adempimenti anche per l’accesso ai fondi previsti dalla normativa per le vittime di racket e usura;
– misure per il supporto alle imprese colpite dai fenomeni in questione attraverso la presa in carico della “domanda” di aiuto con azioni di assistenza e tutoraggio agli operatori economici sia nella fase di prevenzione che in quella dove si è in presenza di un danno derivante dall’azione criminale;
– misure di supporto per l’internazionalizzazione delle imprese vittime.
9.6.3 – Azioni di aggregazione e promozione sociale ed economica in collegamento con interventi per il sostegno di aziende confiscate alle mafie.
9.6.4 – Promozione di networking, servizi e azioni di supporto destinate a organizzazioni del terzo settore e amministrazioni pubbliche per la gestione di beni confiscati alle mafie.
9.6.7 – Attività di animazione sociale e partecipazione collettiva di ricostruzione della identità dei luoghi e delle comunità, connessi al recupero funzionale e al riuso di vecchi immobili, compresi i beni confiscati alle mafie.
- Azioni di supporto alle associazioni di volontariato, alle imprese sociali e a tutti i soggetti abilitati che gestiscono beni immobili confiscati. In particolare, riguardo ai beni confiscati potranno essere finanziate:
– attività formative sulla gestione dei beni immobili e delle aziende confiscate dedicate al terzo settore e agli amministratori e lavoratori delle aziende confiscate;
– attività di sensibilizzazione sul tema della legalità, anche connesse all’uso dei beni confiscati;
– attività di costruzione di reti dedicate alla migliore gestione dei beni immobili confiscati rispetto alle esigenze locali, con una particolare attenzione alle relazioni tra il mondo del privato sociale e le amministrazioni pubbliche del territorio;
– attività di animazione promosse allo scopo di aumentare le opportunità e la conoscibilità degli interventi a beneficio dei possibili fruitori per un uso migliore dei beni immobili confiscati;
– attività di assistenza e consulenza in ambito gestionale, finanziario, giuridico e di marketing dedicate alle aziende confiscate e alle imprese sociali attive sui beni immobili a vocazione produttiva (modelli di governance, analisi dello stato di salute dell’azienda, predisposizione di business plan per la gestione del bene o il risanamento e lo sviluppo dell’azienda, piani di marketing, etc);
– supporto per l’accesso al credito da parte delle aziende confiscate;
– supporto alla creazione di reti partenariali tra aziende confiscate, soggetti imprenditoriali, giovani imprenditori, organizzazioni del terzo settore e soggetti istituzionali anche per il completamento di filiere produttive in settori quali ad esempio turismo sostenibile, agricoltura biologica, trasformazione di prodotti agricoli, bio-edilizia;
– identificazione di opportunità di esternalizzazione ed outsourcing di attività ed identificazione di opportunità di spin off aziendale;
– creazione di una task force coordinata dall’ANBSC con il coinvolgimento delle organizzazioni cooperative, dei lavoratori e dei soggetti istituzionali competenti con il compito di individuare e selezionare progetti per la creazione di nuove cooperative formate dai lavoratori delle aziende confiscate e per rilevare e rilanciare l’attività dell’impresa in cui prestano la loro opera;
– progetti di condivisione di best practice e modelli di gestione dei beni confiscati anche con le altre categorie di regioni.
9.6.5 – Sostegno alla funzione educativa della famiglia [prevenzione al ricorso al circuito giudiziario]; azioni di educazione alla legalità presso scuole, istituzioni educative, comunità locali, ed educativa di strada anche con il coinvolgimento del terzo settore.
Percorsi di prevenzione per soggetti a rischio devianza. In relazione a tale tipologia, saranno avviate iniziative rivolte ai giovani finalizzate alla prevenzione e alla riduzione dei fenomeni di devianza, violenza e bullismo quali, a titolo esemplificativo, sportelli, ricerche tematiche, interventi di sensibilizzazione, laboratori, percorsi di educazione alla legalità. I meno giovani potranno anche essere coinvolti in attività volte all’orientamento e all’inserimento lavorativo e alla continuità scolastica nei periodi di chiusura delle scuole anche attraverso il ricorso alle agenzie educative informali (parrocchie, associazioni, etc.).
ASSE 4 – Potenziare efficienza e trasparenza dell’azione della Pubblica Amministrazione nel contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata
Priorità
2.c – Rafforzare le applicazioni delle TIC per l’e-government, l’e-learning, l’e-inclusion, l’e-culture e l’e-health.
Obiettivo specifico
4.1- Digitalizzazione dei processi amministrativi e diffusione di servizi digitali pienamente interoperabili.
Azioni
2.2.1 – Soluzioni tecnologiche per la digitalizzazione e innovazione dei processi interni dei vari ambiti della Pubblica Amministrazione nel quadro del Sistema pubblico di connettività quali ad esempio la giustizia (informatizzazione del processo civile ), la sanità, il turismo, le attività e i beni culturali, i servizi alle imprese.
2.2.3 – Interventi per assicurare l’interoperabilità delle banche dati pubbliche.
In tale contesto potranno essere finanziate le seguenti tipologie di azioni:
- azioni per la prevenzione e il contrasto delle infiltrazioni criminali nelle imprese;
- interventi di intelligence, digitalizzazione e dematerializzazione per rafforzare la trasparenza e l’efficacia dell’azione delle Prefetture attraverso nuovi modelli di contrasto all’illegalità, alla corruzione e alle infiltrazioni della criminalità organizzata nell’economia legale;
- interventi in favore della più efficiente gestione degli enti locali sciolti per infiltrazione della criminalità organizzata (disciplinata dagli artt.143-146 del T.U.E.L.) e di altri enti che richiedono il supporto dell’Ufficio Territoriale del Governo al fine di definire nuovi standard di trasparenza dell’azione amministrativa al riparo dai collegamenti e dai condizionamenti di stampo criminale;
- sistemi informativi per il controllo degli appalti con particolare riferimento alle opere più significative;
- realizzazione di una piattaforma open data sui beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata finalizzata a redigere la mappatura e lo stato degli immobili e delle aziende in fase di sequestro, confisca o avvenuto recupero a fini sociali o istituzionali;
- sistemi intelligenti di raccolta, analisi e correlazione delle informazioni rilevate dalle forze di polizia attraverso il controllo del territorio;
- interventi di rafforzamento della strumentazione per l’individuazione, l’acquisizione e l’analisi dei reperti in ambito forense ed attraverso la sperimentazione di nuove metodologie di intervento per i rilievi tecnici sulla scena del crimine, tesi a preservarne l’integrità.
ASSE 5 – Migliorare le competenze della PA nel contrasto alla corruzione e alla criminalità organizzata
Priorità
11.i – Investire nella capacità istituzionale e nell’efficienza delle pubbliche amministrazioni e dei servizi pubblici a livello nazionale, regionale e locale nell’ottica delle riforme, di una migliore regolamentazione e di una buona governance.
Obiettivi specifici
5.1 – Aumento della trasparenza e interoperabilità, e dell’accesso ai dati pubblici;
5.2 – Miglioramento delle prestazioni della pubblica amministrazione;
5.3 – Aumento dei livelli di integrità e di legalità nell’azione della Pubblica Amministrazione, anche per il contrasto al lavoro sommerso.
Azioni
11.1.2 – Progetti di Open Government per favorire trasparenza, collaborazione e partecipazione realizzati tramite il coinvolgimento di cittadini/stakeholder e iniziative per il riutilizzo dei dati pubblici, la partecipazione civica e il controllo sociale.
11.1.3 – Miglioramento dei processi organizzativi per una migliore integrazione e interoperabilità delle basi informative, statistiche e amministrative, prioritariamente Istruzione, Lavoro, Previdenza e Servizi Sociali, Terzo Settore, Interni ed Affari Esteri e Pubbliche Amministrazioni.
11.3.3 – Azioni di qualificazione ed empowerment delle istituzioni, degli operatori e degli stakeholders.
11.5.3 – Interventi per lo sviluppo delle competenze organizzative e gestionali dei soggetti coinvolti nelle attività di gestione dei beni e imprese confiscati.
In particolare, si intende finanziare le seguenti tipologie di interventi:
- corsi di formazione destinati alle Forze di pubblica sicurezza, ivi inclusa la polizia locale, sui temi afferenti il fenomeno della criminalità organizzata anche di rilievo internazionale quali la disciplina relativa al sequestro e alla confisca dei beni confiscati, il cybercrime, il contrasto al lavoro sommerso;
- corsi di formazione destinati al personale della Pubblica Amministrazione, per il quale si ritiene necessario incrementare la conoscenza della normativa sugli appalti (con particolare riferimento alle opere pubbliche), al fine di ridurre il contenzioso e la possibilità di infiltrazioni da parte della criminalità organizzata;
- azioni di rafforzamento delle competenze destinate al personale degli enti locali sottoposti a scioglimento per infiltrazione da parte della criminalità organizzata;
- azioni per lo sviluppo delle competenze organizzative e gestionali dei soggetti coinvolti nelle attività di gestione dei beni e delle imprese confiscati alla criminalità organizzata.
ASSE 6 – Assistenza tecnica
Obiettivo specifico
12. – Sostenere l’esecuzione del programma operativo nelle sue principali fasi di preparazione, gestione, sorveglianza e controllo.
Azioni
- Progettazione e implementazione di strumenti di comunicazione quali sito web, video e spot pubblicitari (per web, tv, etc), applicazioni dedicate per tablet e smartphone, pagine dedicate sui social network di maggior interesse, etc.;
- partecipazione a eventi;
- organizzazione di eventi dedicati;
- organizzazione di seminari sui temi del Programma;
- materiale promozionale.
DESTINATARI
Comunità locali o i gruppi specifici a cui sarà dedicata l’attività svolta dal bene confiscato recuperato, come ad esempio gli immigrati, vittime del racket e dell’usura, lavoratori delle aziende confiscate, soggetti a rischio di devianza, forze dell’ordine, imprenditori e imprenditori sociali, giovani.
- F.01 – Dare continuità agli strumenti assicurativi esistenti;
- F.02 – Raggiungere un maggiore equilibrio di tipo territoriale, settoriale e dimensionale nella diffusione delle assicurazioni agricole;
- F.03 – Integrare il sistema di assicurazioni agevolate con strumenti innovativi quali i fondi di mutualizzazione e l’IST(Income stabilization tool);
- F.04 – Migliorare l’accesso alla gestione del rischio e potenziare l’offerta di conoscenza e di innovazione;
- F.05 – Garantire complementarietà tra strategia nazionale e strategie regionali in materia di gestione del rischio;
- F.06 – Semplificare e razionalizzare la gestione dei flussi informativi;
- F.07 – Promuovere un modello innovativo integrato di supporto al miglioramento e mantenimento del patrimonio zootecnico;
- F.08 – Ristrutturare, ammodernare e realizzare nuovi sistemi di adduzione e distribuzione e di invasi artificiali.
BENEFICIARI
- Agenzia Nazionale per l’amministrazione e la destinazione dei beni sequestrati e confiscati alla criminalità organizzata (ANBSC)
- Enti pubblici assegnatari degli immobili confiscati
- Soggetti imprenditoriali, giovani imprenditori, organizzazioni del terzo settore, imprese sociali incaricate della gestione dei beni confiscati
- Agenzie educative informali (parrocchie, associazioni)
- Scuole
- Prefetture
- Istituzioni competenti nella loro attività preventiva e investigativa
- Enti locali
- Ministeri e loro specifici Dipartimenti
- Enti di formazione
- Uffici territoriali del Governo
AREE GEOGRAFICHE AMMISSIBILI
Regioni meno sviluppate: Basilicata, Calabria, Campania, Puglia, Sicilia.
DOTAZIONE FINANZIARIA
Risorse disponibili 377.666.667,00 euro di cui:
– FESR: 195.330.000,00 euro
– FSE: 87.920.000,00 euro
– Cofinanziamento nazionale: 94.416.667,00 euro.
PAROLE CHIAVE
Legalità, occupazione, conoscenza, innovazione, tic, pari opportunità, educazione, vulnerabilità, trasparenza, lotta criminalità.
LINK A BANDI E DOCUMENTI
Ministero Interno – Dipartimento Pubblica Sicurezza