Promuovere e proteggere i diritti dei bambini
Promuovere e proteggere i diritti dei bambini
Il bando intende contribuire all’attuazione della prima area tematica della Strategia dell’UE sui diritti dei minori: Partecipazione alla vita politica e democratica – un’Europa che dia ai bambini il potere di essere cittadini attivi e membri di società democratiche.
Commissione Europea – DG Giustizia e Consumatori
18/05/2022
OBIETTIVO
Proporre, sostenere e attuare politiche globali per proteggere e promuovere i diritti dei bambini.
AZIONI FINANZIABILI
- Stabilire programmi a lungo termine e sostenibili, nonché meccanismi di partecipazione dei bambini a livello locale e nazionale, anche nelle scuole;
- Fornire supporto e ampliare l’ambito operativo dei meccanismi di partecipazione dei minori con l’obiettivo di inserirli nei più ampi processi decisionali e nel sistema democratico a livello locale e nazionale;
- Apprendimento reciproco, attività di formazione, scambio di buone pratiche, cooperazione, compresa l’individuazione di buone pratiche;
- Attività di rafforzamento delle capacità e di formazione delle autorità nazionali, regionali e locali;
- Attività di formazione e sensibilizzazione per bambini e adulti sul diritto di essere ascoltati e sulla partecipazione dei bambini.
La progettazione e l’attuazione delle azioni dovrebbero essere svolte in collaborazione con i bambini, per assicurarsi che le attività siano ben focalizzate sulle esigenze dei bambini.
DESTINATARI
Minori, minori migranti anche non accompagnati affidati allo Stato, tutori legali e difensori civici dei minori, professionisti e altri adulti operanti nei settori della protezione dei minori, operatori dei servizi assistenziali, genitori affidatari, operatori sanitari, operatori delle strutture di assistenza e cura alternative, dell’istruzione e formazione, della salute, dello sport e tempo libero, linee di assistenza telefonica o online per minori, insegnanti, famiglie, media, decisori politici.
- Stati membri: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
- PTOM – Paesi e Territori d’Oltremare: Olanda: Aruba, Bonaire, Curaçao, Saba, Sint Eustatius, Sint Maarten; 2. Francia: Nuova Caledonia, Polinesia francese, Terre australi e antartiche francesi, Isole di Wallis e Futuna, Saint Pierre e Miquelon, Saint Barthélemy; 3. Danimarca: Groenlandia.
BENEFICIARI
Enti pubblici e organizzazioni private stabiliti in uno dei Paesi ammissibili. Il bando è aperto anche a organizzazioni internazionali.
I beneficiari non devono avere scopo di lucro. Le organizzazioni profit possono partecipare solo come partner e non come proponenti.
È fortemente incoraggiata la partecipazione attiva ai progetti di un’autorità pubblica, a livello nazionale, regionale o locale.
3.010.000 euro
Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta per il progetto non può essere inferiore a 75.000 euro.
I progetti possono essere nazionali o transnazionali e dovrebbero essere sviluppati in cooperazione e/o essere guidati proponenti appropriati. Devono, inoltre, essere realizzati da una partnership costituita da almeno 2 organismi (l’applicant o proponente + 1 co-applicant o partner). Se il progetto è transnazionale applicant e co-applicant devono provenire da 2 diversi Paesi ammissibili.
La durata dei progetti è compresa tra 12 e 24 mesi.
Le proposte devono essere presentate per via telematica utilizzando Sistema elettronico di presentazione del Funding & Tender Portal accessibile dalla pagina web indicata.
Il sistema di presentazione delle candidature richiede la registrazione e l’ottenimento del Participant Identification Code (PIC), sia per il proponente che per i partner.
ID bando: CERV-2022-CHILD.
Le proposte possono essere presentate in qualsiasi lingua ufficiale dell’UE (l’abstract/sommario del progetto dovrebbe comunque essere sempre in inglese). Tuttavia, per motivi di efficienza, la Commissione invita ad usare l’inglese per l’intera candidatura.
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