Promuovere l’uguaglianza e combattere il razzismo, la xenofobia e la discriminazione
Promuovere l’uguaglianza e combattere il razzismo, la xenofobia e la discriminazione
Il bando intende sostenere un approccio globale e intersettoriale ed azioni specifiche per prevenire e combattere l’intolleranza, il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, in particolare per motivi di origine razziale o etnica, colore, religione, orientamento sessuale, identità di genere, anche quando questo si manifesta sotto forma di antigipsismo, antisemitismo, odio anti-musulmano, afrofobia e fobia LGBTIQ.
Commissione Europea – DG Giustizia e Consumatori
20/06/2023
OBIETTIVO
Supportare un approccio globale alla prevenzione e alla lotta contro il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza come l’antisemitismo, il razzismo anti-musulmano, l’omofobia, la transfobia, l’antigypsismo e l’afrofobia e per sostenere azioni concrete contro il razzismo e la xenofobia e rispondere alle vulnerabilità di specifici gruppi e comunità particolarmente colpiti da tali fenomeni.
AZIONI FINANZIABILI
Progetti nazionali e transnazionali che implementino azioni inerenti le priorità sotto descritte. Sono elencate diverse misure e iniziative ma non è richiesto di includerle tutte in un’unica proposta. Le proposte con un focus specifico saranno molto apprezzate ed i progetti transnazionali incoraggiati.
- Lottare contro la discriminazione e combattere il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza, tra cui l’antiziganismo, il razzismo verso persone di colore, l’antisemitismo e l’odio contro i musulmani
Saranno sostenuti progetti mirati a rispondere alle vulnerabilità di specifici gruppi e comunità particolarmente colpiti da intolleranza, razzismo, xenofobia e discriminazione, come Rom, ebrei, musulmani, migranti, persone di colore e di origine africana. Sono incluse anche azioni volte a potenziare e sostenere la capacità e il ruolo delle organizzazioni della società civile, degli attivisti e dei leader delle comunità e a migliorare la consapevolezza dei diritti, la protezione e la rappresentanza degli interessi delle vittime.
- Promuovere la gestione della diversità e l’inclusione sul posto di lavoro, sia nel settore pubblico che privato
Saranno sostenuti progetti che promuovono la diversità e l’inclusione sul posto di lavoro, con particolare riguardo ai motivi di discriminazione elencati all’articolo 19 del Trattato sul funzionamento dell’Unione europea.
- Combattere la discriminazione contro le persone LGBTIQ e promuovere l’uguaglianza attraverso l’attuazione della Strategia per l’uguaglianza LGBTIQ
Saranno sostenuti progetti che mirano ad affrontare la discriminazione e la disuguaglianza per motivi di orientamento sessuale, identità di genere e caratteristiche sessuali nell’ambito del lavoro, dell’istruzione, della salute, della cultura e dello sport. Il focus è sulle persone LGBTIQ nelle situazioni più vulnerabili, come le persone transessuali e intersessuali, e include la formazione di professionisti competenti. Sono comprese anche azioni che cercano di combattere gli stereotipi di genere e sulla sessualità all’interno e attraverso l’istruzione, fornire supporto alle famiglie arcobaleno e prevenire e combattere i crimini d’odio contro le persone LGBTIQ, l’incitamento all’odio, la violenza e le pratiche dannose.
- Priorità riservata alle autorità pubbliche – Migliorare la capacità di risposta contro la discriminazione, il razzismo, l’antisemitismo, l’odio contro i musulmani, la xenofobia, la fobia LGBTIQ e tutte le altre forme di intolleranza
Questa priorità si rivolge solo alle autorità pubbliche a livello nazionale, regionale e locale per aiutarle a migliorare l’attuazione della Direttiva sull’uguaglianza razziale, della Decisione quadro sulla lotta al razzismo e della xenofobia e della Raccomandazione UE sugli standard per gli organismi di parità. Le attività da sostenere potrebbero includere: elaborazione di piani d’azione o strategie nazionali o locali contro il razzismo e la discriminazione; formazione di funzionari e/o autorità a livello nazionale, regionale o locale; miglioramento del sostegno alle vittime di discriminazione; misure per affrontare il problema della scarsità di denunce; costruzione della fiducia tra comunità e autorità pubbliche.
In generale le attività specifiche potrebbero includere:
- capacity building, formazione per i professionisti e le vittime di discriminazione,
- apprendimento reciproco, scambio di buone pratiche, cooperazione, compresa l’individuazione delle migliori pratiche che possono essere trasferite ad altri Paesi,
- divulgazione e sensibilizzazione, anche sui social media o attraverso campagne mediatiche,
- promozione delle competenze digitali e del pensiero critico,
- raccolta dati, sondaggi, monitoraggio e segnalazione di episodi di discriminazione,
- sostegno e empowerment delle vittime, tenendo conto del genere e dell’età,
- definizione e attuazione di strategie o piani d’azione,
- capacity building e attività di formazione per autorità nazionali, regionali e locali.
DESTINATARI
- Migranti e rifugiati, appartenenti alla comunità Rom e ad altre minoranze etniche e religiose (in particolare ebraiche e mussulmane), persone LGBTIQ;
- Giovani, insegnanti, peer mentor, counsellor scolastici, allenatori sportivi, animatori, organizzatori di attività extra-curriculari, volontari, professionisti del settore sanitario e assistenziale, educativo, giudiziario, operatori delle forze dell’ordine e della giustizia, imprenditori e datori di lavoro;
- Società civile, aziende, piattaforme social.
- Stati membri UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
- PTOM – Paesi e Territori d’Oltremare: Olanda: Aruba, Bonaire, Curaçao, Saba, Sint Eustatius, Sint Maarten; 2. Francia: Nuova Caledonia, Polinesia francese, Terre australi e antartiche francesi, Isole di Wallis e Futuna, Saint Pierre e Miquelon, Saint Barthélemy; 3. Danimarca: Groenlandia.
- Paesi candidati e potenziali candidati che hanno confermato l’interesse a partecipare al Programma CERV: Albania, Bosnia-Herzegovina, Montenegro, Serbia, Kosovo, Ucraina.
La loro partecipazione è tuttavia condizionata dalla finalizzazione dell’accordo di partecipazione al Programma.
BENEFICIARI
- Priorità 1, 2, 3: enti pubblici e organizzazioni private non profit stabiliti in uno dei Paesi ammissibili, organizzazioni internazionali. Le organizzazioni a scopo di lucro possono essere solo partner di enti pubblici o organizzazioni private non-profit.
- Priorità 4: proponenti di progetto possono essere solo autorità pubbliche. Enti pubblici e organizzazioni private possono essere partner di progetto.
Proponente e partner devono essere stabiliti in uno dei Paesi ammissibili al Programma.
20.000.000 euro così suddivisi:
- Priorità 1: 11.500.000 euro
- Priorità 2: 1.500.000 euro
- Priorità 3: 3.000.000 euro
- Priorità 4: 4.000.000 euro
Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta per il progetto non può essere inferiore a 100.000 euro.
I progetti possono essere nazionali o transnazionali e devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno 2 organismi (l’applicant o proponente + 1 co-applicant o partner). Se il progetto è transnazionale applicant e co-applicant devono provenire da 2 diversi Paesi ammissibili.
La durata dei progetti è tra 12 e 24 mesi.
Le proposte devono essere presentate per via telematica utilizzando Sistema elettronico di presentazione del Funding & Tender Portal accessibile dalla pagina web indicata.
ID bando CERV-2023-EQUAL
Le proposte possono essere presentate in qualsiasi lingua ufficiale dell’UE (l’abstract/sommario del progetto dovrebbe comunque essere sempre in inglese). Tuttavia, per motivi di efficienza, la Commissione invita i candidati ad usare l’inglese per l’intera candidatura.
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