Sottoprogramma Cultura: progetti di cooperazione europea
Sottoprogramma Cultura: progetti di cooperazione europea
Il bando intende promuovere la condivisione e la circolazione di idee ed artisti in Europa, la co – produzione e la creazione di strategie sull’audience development e/o nuovi modelli di business culturale, il miglioramento delle competenze degli operatori culturali e dell’utilizzo delle nuove tecnologie. Intende inoltre contribuire all’integrazione dei rifugiati arrivati in Europa attraverso attività culturali e promuovere il patrimonio culturale per rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo.
Commissione Europea – DG Educazione e Cultura
27/11/2019
OBIETTIVO
Promuovere la condivisione e la circolazione di idee ed artisti in Europa, la co – produzione e la creazione di strategie sull’audience development e/o nuovi modelli di business culturale, il miglioramento delle competenze degli operatori culturali e dell’utilizzo delle nuove tecnologie, l’integrazione dei rifugiati e la valorizzazione del patrimonio culturale europeo.
AZIONI FINANZIABILI
Priorità
Saranno sostenuti progetti mirati alle seguenti priorità:
A) Promuovere la mobilità transnazionale di artisti e professionisti nonché la circolazione delle opere culturali e creative, al fine di favorire gli scambi culturali, il dialogo interculturale, la comprensione della diversità culturale e l’inclusione sociale.
B) Rafforzare l’audience development come strumento per stimolare l’interesse delle persone nei confronti delle opere e del patrimonio culturale europei e per migliorare l’accesso ad essi. Per audience development si intende il processo strategico e dinamico di allargamento e diversificazione del pubblico e di miglioramento delle condizioni complessive di fruizione. L’audience development punta ad avvicinare le persone e la cultura, richiede di impegnarsi in modi nuovi e innovativi con il pubblico, sia per diversificare il pubblico o costruire un nuovo pubblico, raggiungendo anche coloro che attualmente non ne fanno parte, sia per migliorare l’esperienza del pubblico esistente e approfondire il rapporto con esso.
C) Capacity building. Per capacity building si intende lo sviluppo di strategie per aiutare gli operatori culturali ad acquisire nuove abilità e a internazionalizzare loro carriere, generando nuove opportunità professionali e creando le condizioni per una maggiore circolazione delle opere culturali e creative e per il networking internazionale. Questa priorità è declinata in tre aspetti:
C1) Capacity building – digitalizzazione;
C2) Capacity building – creazione di nuovi modelli di business culturale;
C3) Capacity building – istruzione e formazione (ampliamento di competenze e abilità).
D) Contribuire all’integrazione di migranti e rifugiati nelle società europee, migliorando la comprensione reciproca e promuovendo il dialogo interculturale, la tolleranza e il rispetto per le altre culture.
E) Retaggio dell’Anno europeo del patrimonio culturale 2018, ovvero promuovere il patrimonio culturale come fonte di ispirazione per la creazione contemporanea e l’innovazione e per rafforzare il senso di appartenenza a uno spazio comune europeo.
I progetti dovranno comprendere una strategia motivata e una descrizione dettagliata di come intendono implementare una o più di queste priorità. I progetti potranno riguardare fino a un massimo di 3 priorità tra le quelle sopra indicate (A, B, C1, C2, C3, D, E).
Settori
Arti performative (teatro, musica, arte circense, arte dei burattini, danza, opera, arte di strada).
Patrimonio culturale (tangibile ed intangibile).
Arti visive (pittura, disegno, fotografia, arte digitale, grafica, scultura, film e video)
Design e arti applicate (arti decorative, fashion, design, artigianato)
Letteratura, libri, lettura (scrittura creativa, editoria)
Architettura
Tipologie di progetti
Il bando intende sostenere due tipologie di progetti:
- Progetti di cooperazione su piccola scala: progetti che coinvolgono almeno 3 partner
- Progetti di cooperazione su ampia scala: progetti che coinvolgono almeno 6 partner.
Tipologie di attività ammissibili (non esaustive)
- Scambi di operatori culturali finalizzati al rafforzamento di capacità, per consentire agli operatori culturali di acquisire le competenze e il know-how necessari per adattarsi ai cambiamenti (passaggio al digitale, nuovi modelli di business e di gestione, nuovi approcci per lo sviluppo del pubblico, supporto alle piccole imprese culturali ad accedere ed utilizzare prestiti bancari). Ciò può includere moduli (non corsi) di formazione, workshop, preparazione di materiali, siti web dedicati, ecc.
- Scambi transnazionali, di lungo periodo e residenziali, di operatori culturali finalizzati a favorire lo sviluppo delle carriere di artisti e professionisti. Gli scambi possono comprendere la creazione artistica, tra cui co-creazioni e co-produzioni, che vengano poi esposte, rappresentate o fatte circolare nei diversi Paesi coinvolti. Possibilmente, gli scambi dovrebbero anche prevedere attività di formazione e a sostegno dello sviluppo del pubblico, nonché l’interazione con le comunità locali per raggiungere gruppi solitamente sottorappresentati, quali i rifugiati.
- Co-produzioni tra organizzazioni culturali di diversi Paesi, comprese attività di promozione e di Audience Development. Le attività dovrebbero favorire lo sviluppo delle carriere degli artisti/professionisti culturali, aiutare gli artisti e le opere a raggiungere un pubblico più vasto, sia in che al di fuori dell’Europa, e prolungare l’esistenza delle produzioni e delle organizzazioni per sviluppare una cooperazione sostenibile con nuovi partner in altri Paesi, nonché nuove opportunità professionali.
- Scambi transnazionali di artefatti con particolare dimensione europea: gli scambi possono favorire la circolazione di opere nuove ed esistenti, per esempio attraverso mostre ospitate nei diversi Paesi partner o prestiti di opere tra musei di diversi Paesi, con particolare attenzione ad accrescere e allargare il pubblico per queste opere e a prolungare l’esistenza delle mostre.
- Attività culturali che contribuiscono all’integrazione dei rifugiati arrivati in Europa, dando la possibilità a cittadini e rifugiati di lavorare insieme, scoprire e capire i reciproci valori e culture, anche in collaborazione con strutture sociali che già lavorano con i rifugiati. I progetti possono promuovere creazioni e spettacoli congiunti, per esempio di teatro, musica, audiovisivi e spettacoli di strada. I progetti dovrebbero favorire l’individuazione di specifiche capacità artistiche dei rifugiati, utilizzare i loro talenti, o migliorare le loro capacità per una migliore integrazione nella vita sociale e nel mercato del lavoro.
- Cooperazione tra diversi tipi di organizzazioni dei beni culturali (musei, biblioteche, archivi cinematografici, siti del patrimonio, organizzazioni della società civile ecc.), organizzazioni culturali e/o altri stakeholder del patrimonio culturale per lo sviluppo di azioni volte a promuovere lo scambio di buone pratiche sulla cooperazione in un contesto di sperimentazione creativa e dialogo tra il settore del patrimonio culturale e altri settori creativi; a incoraggiare il riutilizzo innovativo del patrimonio culturale; a promuovere e rafforzare l’uso della cultura e la creatività per preservare, presentare e interpretare meglio il patrimonio culturale, sfruttando il potenziale delle industrie creative per migliorare l’offerta di servizi culturali attraverso nuovi servizi a più alto valore aggiunto.
- Attività culturali e/o mostre e/o spettacoli itineranti in diverse regioni e Paesi europei, incentrate sull’esplorazione, la documentazione, la diffusione e la promozione degli aspetti sotto rappresentati del patrimonio culturale europeo.
In generale, le attività progettuali devono riguardare i settori culturali e creativi e contribuire al conseguimento degli obiettivi e di una o più delle priorità sopra indicate. Non sono ammissibili attività che riguardino esclusivamente il settore audiovisivo, ma possono essere ammesse iniziative nel settore audiovisivo qualora siano elementi accessori di attività riguardanti settori culturali e creativi diversi dagli audiovisivi.
DESTINATARI
Artisti, professionisti culturali, operatori della cultura, vasto pubblico, rifugiati.
- UE 28: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
- EFTA/SEE: solo Islanda e Norvegia
- Paesi candidati e potenziali candidati: solo Albania, Bosnia-Erzegovina, Macedonia del Nord, Montenegro, Serbia, Kosovo.
- Paesi della politica di vicinato: solo Georgia, Moldova, Ucraina, Tunisia, Armenia.
Possono essere selezionate proposte provenienti da candidati stabiliti in paesi non UE purché, alla data della decisione di aggiudicazione, siano stati sottoscritti accordi che definiscano le modalità di partecipazione di tali paesi al programma Europa Creativa.
Per la lista dei paesi non UE ammissibili consultare la seguente pagina web dedicata.
I territori dei Paesi coinvolti nella partnership di progetto.
BENEFICIARI
- Associazioni e Istituzioni culturali
- Fondazioni
- Case editrici
- Enti pubblici come regioni, comuni, province (assessorati alla cultura)
- Industrie culturali e creative
- Università e Centri di Ricerca (dipartimenti attivi nei settori culturali e creativi, come architettura, design, archeologia, ecc.)
- Scuole cinematografiche
- Enti di formazione specializzati
SPECIFICA BENEFICIARI
Operatori (pubblici e privati) dei settori culturali e creativi che, alla data di scadenza del bando, siano legalmente costituiti da almeno 2 anni in uno dei Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura.
48.444.567 euro, di cui circa il 40% destinati ai progetti di piccola scala.
- Progetti di cooperazione su piccola scala: finanziamento UE non superiore a 200 000 EUR, rappresentante al massimo il 60% del budget totale ammissibile.
- Progetti di cooperazione su ampia scala: finanziamento UE non superiore a 2.000 000 EUR, rappresentante al massimo il 50% del budget totale ammissibile.
- Progetti di cooperazione su piccola scala
Un pre-finanziamento del 70% della sovvenzione verrà effettuato entro 30 giorni dalla data in cui l’ultima delle due parti avrà firmato l’accordo, a condizione che tutte le garanzie necessarie vengono ricevute.
Se l’importo è superiore a 60.000 euro l’EACEA può richiedere una fideiussione per il pre-finanziamento.
L’EACEA stabilirà l’importo del pagamento finale da versare al beneficiario sulla base della relazione e rendiconto finale. Se il totale dei pagamenti precedenti è superiore all’ammontare finale, il beneficiario sarà tenuto a rimborsare l’importo pagato in eccesso dalla Commissione attraverso un ordine di recupero.
- Progetti di cooperazione su ampia scala
Un primo pre-finanziamento del 40% è effettuato entro 30 giorni dalla data in cui l’ultima delle due parti avrà firmato l’accordo, a condizione che tutte le garanzie necessarie vengono ricevute.
Un secondo prefinanziamento pari al 40% del contributo UE dietro richiesta di pagamento, corredata da una relazione sullo stato di attuazione del progetto. Il secondo prefinanziamento è effettuato entro 60 giorni dalla data in cui l’EACEA approva la relazione e può essere effettuato solo se almeno il 70% del precedente prefinanziamento è stato utilizzato. Dove il consumo del precedente prefinanziamento è inferiore al 70%, l’importo del nuovo prefinanziamento è ridotto degli importi non utilizzati.
L’EACEA stabilirà l’importo del pagamento finale da versare al beneficiario sulla base della relazione e rendiconto finale. Se il totale dei pagamenti precedenti è superiore all’ammontare finale, il beneficiario sarà tenuto a rimborsare l’importo pagato in eccesso dalla Commissione attraverso un ordine di recupero.
- Progetti di cooperazione su piccola scala: devono essere presentati da una partnership di almeno 3 organizzazioni (il leader di progetto + almeno 2 partner) stabiliti in 3 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il leader di progetto o uno dei partner deve essere stabilito in uno degli Stati UE e/o dei Paesi EFTA/SEE ammissibili.
- Progetti di cooperazione su ampia scala: devono essere presentati da una partnership di almeno 6 organizzazioni (il leader di progetto + almeno 5 partner) stabiliti in 6 diversi Paesi ammissibili al sottoprogramma Cultura. Il leader di progetto o uno dei partner deve essere stabilito in uno degli Stati UE e/o dei Paesi EFTA/SEE ammissibili.
Tutte proposte progettuali devono essere basate su un accordo di cooperazione stipulato tra il capofila e i partner.
Un organismo che partecipa al bando come leader di progetto può anche partecipare in qualità di partner in progetti presentati da altri organismi.
Nel caso che un progetto di ampia scala sia in corso, il leader di progetto non potrà presentare candidature per un nuovo progetto di ampia scala, a meno che il progetto in corso non sia terminato per l’inizio del nuovo progetto che si vuole candidare (il periodo di eleggibilità dei costi dei 2 progetti non deve sovrapporsi).
Per entrambe le tipologie di progetti la durata massima deve essere di 48 mesi, con inizio tra il 1° settembre e il 15 dicembre 2020.
La presentazione dei progetti avviene per via telematica. E’ necessario registrarsi al Participant’s Register accessibile dal Funding & Tender Portal al fine di ottenere un Participant Identification Code (PIC). La registrazione è richiesta per tutti i soggetti coinvolti nel progetto (proponente e partner). Il PIC sarà richiesto per l`eForm (formulario elettronico) e per presentare la candidatura online.
Identificativo bando: EACEA 32/2019.
Sono ammissibili tutte le lingue ufficiali dell’Unione Europea. La lingua scelta dipenderà dagli accordi tra i partner coinvolti.
CONTATTI DIRETTI
CED ITA http://cultura.cedesk.beniculturali.it/contatti-creative-europe-desk.aspx
- 06 48291338 – 06 48291312 – 333 5987924
EACEA-CREATIVE-EUROPE-COOPERATIONPROJECTS@ec.europa.eu
- 0032 2 299 0705