Sviluppo di capacità nel campo dei diritti dei minori – scadenza posticipata
Sviluppo di capacità nel campo dei diritti dei minori – scadenza posticipata
Il presente invito a presentare proposte mira a finanziare progetti mirati e concreti che garantiscano il massimo beneficio e un impatto tangibili e dimostrabili sull’esperienza dei beneficiari, cioè i minori coinvolti in procedimenti giudiziari. Le attività dovrebbero concentrarsi sul gruppo target e mirare a far funzionare meglio il sistema di giustizia per i minori, rendendolo a misura di minore.
Commissione Europea – DG Giustizia
La scadenza, inizialmente fissata al 29/04/2020, viene posticipata al 13/05/2020
OBIETTIVO
Obiettivo del bando è quello di sostenere progetti nazionali o transnazionali miranti a promuovere lo sviluppo delle capacità dei professionisti, lo scambio di buone pratiche, la formazione sui diritti e i bisogni dei minori coinvolti in procedimenti giudiziari, tenendo pienamente conto dell’esperienza dei bambini e dei giovani che hanno attraversato tali situazioni.
AZIONI FINANZIABILI
Priorità 1 – Aumentare la consapevolezza e la conoscenza generale, anche tra i minori, dei diritti dei minori e in particolare, ma non solo, il diritto di essere ascoltati ed esprimere la loro voce su questioni che li riguardano.
Nell’ambito della prima priorità, le attività ammissibili comprendono:
- campagne pubbliche che promuovono i diritti dei minori in conformità con la Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dei minori e la Carta dei diritti fondamentali dell’UE;
- corsi di formazione e produzione di materiale di formazione per professionisti e materiale a misura di bambino sulla Convenzione delle Nazioni Unite sui diritti dell’infanzia;
- attività con i bambini per accrescere le loro conoscenze sui loro diritti e sul significato dei loro diritti nel contesto dell’Unione europea.
I progetti possono mirare a raggiungere bambini, genitori, famiglie, insegnanti, professionisti che lavorano a contatto con bambini e giovani, media, politici e decisori. Le attività possono svolgersi, tra l’altro, in scuole, club giovanili, centri comunitari, strutture per l’infanzia, strutture sanitarie, strutture di accoglienza, sistema giudiziario, ecc.
Priorità 2. Progettare, testare, stabilire e valutare meccanismi di partecipazione dei bambini a livello locale.
Nell’ambito della seconda priorità, le attività ammissibili comprendono:
- la progettazione, l’implementazione e la valutazione dei meccanismi di partecipazione dei minori a livello locale, ad esempio i consigli comunali dei minori, i consigli consultivi dei minori e le consultazioni con i minori;
- l’apprendimento tra pari e sostegno tra pari da parte delle autorità locali dello stesso o di un altro paese, volto a favorire lo scambio di conoscenze e di buone pratiche su come integrare la partecipazione dei bambini nei processi decisionali locali.
Nell’ambito di questa seconda priorità, è fortemente incoraggiato il coinvolgimento di un’autorità pubblica nel partecipare attivamente ai progetti. Questo sarà positivamente valutato nella qualità della proposta.
Priorità 3. Valutare i quadri legislativi e politici nazionali per la partecipazione dei minori, al fine di progettare e attuare strumenti per promuovere la partecipazione dei minori a livello nazionale.
Nell’ambito della terza priorità, le attività ammissibili comprendono:
la mappatura della legislazione e delle prassi nazionali esistenti per valutare in che modo la partecipazione dei minori è integrata nei quadri nazionali;
lo sviluppo di strategie e piani per favorire la partecipazione dei minori a livello nazionale, nonché manuali, liste di controllo, materiale di formazione, per sviluppare le capacità dei professionisti sulla partecipazione dei minori;
la progettazione e l’attuazione di meccanismi di partecipazione dei minori a livello nazionale.
Nell’ambito di questa terza priorità, è fortemente incoraggiato il coinvolgimento di un’autorità pubblica nel partecipare attivamente ai progetti. Questo sarà positivamente valutato nella qualità della proposta.
DESTINATARI
Minori, minori migranti anche non accompagnati affidati allo Stato, tutori legali e difensori civici dei minori, professionisti e altri adulti operanti nei settori della protezione dei minori, operatori dei servizi assistenziali, genitori affidatari, operatori sanitari, operatori delle strutture di assistenza e cura alternative, delle forze dell’ordine e della giustizia, dell’istruzione e formazione, della salute, dello sport e tempo libero, linee di assistenza per minori, insegnanti, famiglie, media, decisori politici.
- UE 28: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
- Islanda
- Paesi e territori d’oltremare dell’UE
- Serbia
I richiedenti britannici devono tenere presente che i criteri di idoneità devono essere rispettati per l’intera durata della sovvenzione. Se il Regno Unito esce dall’Unione europea durante il periodo di sovvenzione senza concludere un accordo con l’Unione europea che assicuri, in particolare, che i richiedenti britannici conservino la loro idoneità, questi cesseranno di ricevere i finanziamenti UE o dovranno abbandonare il progetto sulla base delle disposizioni pertinenti dell’accordo di sovvenzione al momento della risoluzione.
BENEFICIARI
Enti pubblici e organizzazioni private stabiliti in uno dei Paesi ammissibili. Il bando è aperto anche a organizzazioni internazionali.
- Amministrazioni locali
- Amministrazioni Regionali
- Amministrazioni nazionali
- Centri/Enti di ricerca
- Organizzazioni non profit
- Università
- ONGs
- Organizzazioni internazionali
SPECIFICA BENEFICIARI
I beneficiari non devono avere scopo di lucro. Le organizzazioni profit possono partecipare solo come partner e non come proponenti.
Nel quadro del Programma Diritti, uguaglianza e cittadinanza le entità affiliate a un beneficiario non sono considerate come partecipanti al progetto ed i loro costi non sono ammissibili.
È fortemente incoraggiato il coinvolgimento di un’autorità pubblica, comprese le autorità regionali e locali. Queste autorità pubbliche possono essere: ministeri e/o agenzie responsabili per i minori, garanti per l’infanzia, i servizi sociali, la giustizia, i difensori civici e/o istituti nazionali per i diritti umani dei bambini, autorità regionali responsabili, ecc.
3.350.000 euro
Il finanziamento sarà erogato al coordinatore del progetto che dovrà distribuirli ai partner secondo le seguenti modalità:
Un prefinanziamento entro 30 giorni dalla stipula del contratto di sovvenzione. Il prefinanziamento può essere frazionato in due rate: eccezionalmente e se esplicitamente previsto nella convenzione di sovvenzione, può esserci un pagamento intermedio soggetto all’approvazione del rapporto tecnico e finanziario periodico e delle spese effettivamente sostenute dai beneficiari;
Il pagamento del saldo, soggetto all’approvazione della relazione tecnica e finanziaria, nonché dei costi effettivi sostenuti dai beneficiari durante l’intera durata del progetto, deve avvenire entro 90 giorni dalla data di ricezione da parte della Commissione della richiesta di pagamento finale.
I progetti possono essere nazionali o transnazionali e devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno 2 organismi (l’applicant o proponente + 1 co-applicant o partner). Se il progetto è transnazionale applicant e co-applicant devono provenire da almeno 2 diversi Paesi ammissibili.
La durata dei progetti non deve superare i 24 mesi.
Le proposte devono essere presentate per via telematica utilizzando Sistema elettronico di presentazione del Funding & Tender Portal accessibile dalla pagina web indicata in Info bando.
Il sistema di presentazione delle candidature richiede la registrazione e l’ottenimento del Participant Identification Code (PIC), sia per il proponente che per i partner.
Il riferimento del bando è REC-RCHI-PROF-AG-2020.
Le proposte di progetto possono essere presentate in qualsiasi lingua ufficiale dell’UE. Tuttavia, per motivi di efficienza, la Commissione invita i candidati ad usare l’inglese.
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