ENTE EROGATORE
Commissione Europea – DG Giustizia e Consumatori
SCADENZA
18 settembre 2025
OBIETTIVO
Promuovere i diritti e i valori fondanti dell’Unione, rafforzando la consapevolezza delle organizzazioni della società civile (OSC) in merito alla Carta, nonché la loro capacità di applicarla e di svolgere attività volte a garantire il rispetto dei diritti fondamentali da questa sanciti.
AZIONI FINANZIABILI
- Progetti nazionali o transnazionali che affrontino le seguenti priorità. I candidati dovranno indicare chiaramente nella loro proposta quale priorità intendono affrontare e selezionarne una:
Priorità 1 – Capacity building e sensibilizzazione sulla Carta dei diritti fondamentali dell’UE
- I progetti nell’ambito di questa priorità mirano a migliorare la conoscenza dei diritti fondamentali da parte degli attori target. In particolare, i progetti dovrebbero concentrarsi sulla sensibilizzazione e la capacity building in merito ad almeno una delle seguenti questioni: la Carta in generale e/o il contenuto di un singolo diritto o di più diritti fondamentali sanciti dalla Carta; l’ambito di applicazione della Carta; i mezzi di ricorso in caso di violazione dei diritti sanciti dalla Carta.
Priorità 2 – Promozione dei diritti e dei valori attraverso il potenziamento dello spazio civico
- I progetti potrebbero creare un sistema per monitorare regolarmente l’ambiente in cui operano le organizzazioni della società civile nei contesti nazionali, basato su indicatori e dati esistenti. Il monitoraggio dovrebbe concentrarsi in particolare sulle violazioni dei diritti fondamentali delle organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani. I progetti potrebbero anche sostenere e rafforzare la protezione delle organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani che lavorano per proteggere e promuovere i valori dell’UE sotto attacco.
Priorità 3: Contenzioso strategico
- I progetti dovrebbero, attraverso la formazione, la condivisione di conoscenze e lo scambio di buone pratiche, rafforzare la conoscenza e la capacità delle organizzazioni della società civile e dei difensori dei diritti umani, nonché dei professionisti del settore legale e degli organismi indipendenti per i diritti umani, per impegnarsi efficacemente in pratiche di contenzioso a livello nazionale ed europeo e migliorare l’accesso alla giustizia e il rispetto dei diritti previsti dal diritto dell’UE, compresa la Carta. I progetti potrebbero concentrarsi in modo specifico sulle procedure dinanzi alla Corte di giustizia UE, oppure sul contrasto a procedimenti giudiziari manifestamente infondati o abusivi nei confronti di giornalisti e difensori dei diritti umani.
Priorità 4 – Protezione dei valori e i diritti dell’UE attraverso il contrasto ai discorsi e ai crimini dettati dall’odio
- I progetti potrebbero istituire meccanismi di cooperazione tra organizzazioni della società civile e autorità pubbliche, in particolare per sostenere la segnalazione di episodi di crimini e discorsi ispirati dall’odio, garantire supporto alle vittime e sostenere l’applicazione della legge. I progetti potrebbero anche concentrarsi su attività volte a contrastare l’incitamento all’odio online, compresa la segnalazione di contenuti alle società IT, la progettazione di campagne di sensibilizzazione e attività educative per affrontare le sfide sociali dell’incitamento all’odio online.
Priorità 5 – Sostenere un ambiente favorevole alla protezione degli informatori (whistleblowers)
- I progetti nell’ambito di questa priorità dovrebbero mirare a sviluppare la capacità delle organizzazioni della società civile di contribuire alla creazione di un ambiente favorevole per i whistleblowers, in particolare fornendo consulenza e sostegno agli informatori e collaborando con imprese private, autorità nazionali e il settore legale per garantire il funzionamento efficace dei canali di segnalazione esistenti e l’offerta di adeguati mezzi di ricorso per gli informatori.
Durata dei progetti deve essere tra 12 e 24 mesi.
PAESI AMMISSIBILI
- Stati membri UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
- PTOM – Paesi e Territori d’Oltremare: 1.Olanda: Aruba, Bonaire, Curaçao, Saba, Sint Eustatius, Sint Maarten; 2. Francia: Nuova Caledonia, Polinesia francese, Terre australi e antartiche francesi, Isole di Wallis e Futuna, Saint Pierre e Miquelon, Saint Barthélemy; 3. Danimarca: Groenlandia.
ENTI AMMISSIBILI
Il bando si rivolge a persone giuridiche stabilite negli Stati UE, incluso i PTOM.
I proponenti (lead applicant) devono essere organizzazioni senza scopo di lucro. I partner di progetto possono essere enti, pubblici e privati, con o senza scopo di lucro. Le organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti privati no-profit.
Il bando è aperto anche ad organizzazioni internazionali.
DOTAZIONE FINANZIARIA DISPONIBILE
18.000.000 euro così suddivisi:
- Priorità 1: euro 3.600.000
- Priorità 2: euro 3.500.000
- Priorità 3: euro 2.400.000
- Priorità 4: euro 6.000.000
- Priorità 5: euro 2.500.000
ENTITÀ DEL CONTRIBUTO
Il contributo UE è su base forfettaria con costi unitari definiti (lump sum grant). Il tasso di finanziamento è del 90% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta non può essere inferiore a 75.000 euro.
MODALITÀ E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE
I progetti possono essere nazionali o transnazionali e devono essere presentati da almeno 1 organismo (l’applicant o proponente). I progetti transnazionali sono particolarmente incoraggiati.
Le proposte devono essere presentate per via telematica utilizzando Sistema elettronico di presentazione del Funding & Tender Portal dove sono reperibili anche i documenti necessari (formulari, guida, ecc.)
ID bando: CERV-2025-CHAR-LITI
LINGUA SCRITTURA DEL FORMULARIO
Le proposte possono essere presentate in qualsiasi lingua ufficiale dell’UE (l’abstract/sommario del progetto dovrebbe comunque essere sempre in inglese). Tuttavia, per motivi di efficienza, la Commissione invita i candidati ad usare l’inglese per l’intera candidatura.
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Tag
[Europa, Diritti, Valori, Carta, Programma CERV]