Central Europe


FONTE UFFICIALE
Programma di cooperazione transnazionale 2014 – 2020
Codice identificativo: CCI 2014 TC 16 RF TN 003

DURATA
01/01/2014 – 31/12/2020

ENTE EROGATORE
Per la parte FESR: Commissione Europea – Direzione Generale Politica Regionale.

FONTE UFFICIALE
http://www.interreg-central.eu

AUTORITÀ DI GESTIONE
City of Vienna, Municipal Department for European Affairs – Unit for International Co-operation (MD27)
Segretariato tecnico congiunto CENTRAL EUROPE Programme
Kirchberggasse 33-35/11, A-1070 Vienna, Austria
Phone: +43-1-8908 088 2403
E-mail: info@interreg-central.eu

OBIETTIVI TEMATICI DEL QUADRO STRATEGICO COMUNE
OT 1 – Ricerca e innovazione
OT 4 – Transizione verso un’economia a basse emissioni di carbonio
OT 6 – Tutela dell’ambiente ed efficienza delle risorse
OT 7 – Promuovere sistemi di trasporto sostenibili ed eliminare le strozzature delle principali infrastrutture di rete

OBIETTIVO GENERALE
Implementare soluzioni intelligenti in risposta alle sfide regionali nei settori dell’innovazione, dell’economia a basse emissioni di carbonio, dell’ambiente, della cultura e dei trasporti. Central Europe intende anche sviluppare le capacità regionali secondo un approccio integrato bottom-up con il coinvolgimento e il coordinamento degli attori chiave di tutti i livelli di governance.

ASSI PRIORITÀ DI INVESTIMENTO, OBIETTIVI SPECIFICI E AZIONI
ASSE 1 – Cooperazione e innovazione per un’Europa centrale più competitiva
Priorità
1.b – Promuovere gli investimenti delle imprese in innovazione e ricerca e lo sviluppo di collegamenti e sinergie tra imprese, centri di Ricerca&Sviluppo (R&S) e l’istruzione superiore, in particolare lo sviluppo di prodotti e servizi, il trasferimento di tecnologie, l’innovazione sociale, l’eco-innovazione, i servizi pubblici.
Obiettivi specifici
1.1 – Migliorare i collegamenti sostenibili tra gli attori dei sistemi innovativi per rafforzare la capacità di innovazione regionale in Europa centrale
1.2 – Migliorare le capacità e le competenze imprenditoriali che promuovono l’innovazione economica e sociale nelle regioni dell’Europa centrale
Azioni

  • Strutturazione e rafforzamento delle reti e dei poli di innovazione transnazionali, anche sostenendone l’internazionalizzazione;
  • rilancio del trasferimento dei risultati in R&S di istituti di ricerca per il settore delle imprese (in particolare le PMI) che porti a nuovi servizi e prodotti;
  • costruzione di collegamenti transnazionali per migliorare i servizi esistenti e in via di sviluppo che sostengano l’innovazione nelle imprese;
  • rilancio dei legami tra il settore pubblico, le istituzioni finanziarie e le imprese (in particolare le PMI) per progettare e testare nuove strutture e servizi che facilitino l’accesso al finanziamento dell’innovazione;
  • aumento della cooperazione tra la ricerca, il settore pubblico e privato per stimolare l’innovazione e l’imprenditorialità (ad esempio, la riduzione delle barriere amministrative all’innovazione, gli appalti pubblici di prodotti e servizi innovativi, l’innovazione sociale, etc.);
  • campagne di sensibilizzazione e attività di capitalizzazione dei risultati;
  • aumento delle competenze dei dipendenti nel settore delle imprese (in particolare le PMI) per quanto riguarda le nuove tecnologie (ad esempio eco-innovazione, tecnologie a basse emissioni di carbonio, ICT, tecnologie abilitanti fondamentali, ecc), i prodotti innovativi, i servizi o i processi d’innovazione sociale che contribuiscano alla specializzazione intelligente di strategie regionali;
  • sviluppo e attuazione di strategie e strumenti per migliorare la creatività e la mentalità imprenditoriale nelle diverse culture aziendali e in tutti i livelli di istruzione;
  • sviluppo e attuazione di strategie e strumenti per migliorare le competenze tecnologiche e gestionali per l’imprenditorialità, per l’innovazione economica e sociale (ad esempio, l’assistenza sanitaria e l’inclusione sociale delle minoranze, disabili, anziani, ecc.);
  • adattamento, sviluppo e collaudo di sistemi di apprendimento innovativi per aumentare le capacità e le competenze imprenditoriali considerando le sfide dei cambiamenti sociali (ad esempio l’invecchiamento della società, la disoccupazione giovanile, le regioni con carenze di competenze, ecc.).

ASSE 2 – Spazio Alpino a basse emissioni di carbonio
Obiettivi specifici
4e.1 – Stabilire strumenti di politiche integrate a livello transnazionale per basse emissioni di carbonio
4e.2 – Incrementare le opzioni di mobilità e trasporto a basse emissioni di anidride carbonica
Azioni

  • Sviluppare la ricerca per reti di imprese e strutture di cooperazione su questioni rilevanti per la capitalizzazione e/o la produzione di applicazioni e tecnologie per uno Spazio Alpino a basse emissioni di carbonio (conversione in un sistema energetico post-carbonio attraverso il risparmio energetico, l’efficienza energetica, reti energetiche decentrati basati su risorse rinnovabili, modelli abitativi e dei trasporti pubblici a risparmio energetico, ecc.);
  • sviluppare reti politiche, strategie, modelli e cassette degli attrezzi per la configurazione/modellizzazione di aree a basse emissioni di carbonio su base regionale e locale, incluse le regioni con bisogni specifici per la loro natura di aree protette (ad esempio, di un sistema di bilancio climatico dello Spazio Alpino, “gradazione di carbonio” strumenti, strategie e processi per politiche integrate di sviluppo territoriale, ecc.)
  • modelli di progettazione e di test operativi, tecnologici e finanziari per la mobilità e trasporti a bassa emissione di carbonio.

ASSE 3 – Spazio Alpino vivibile
Obiettivi specifici
6c.1 – Valorizzare, in maniera sostenibile, il patrimonio culturale e naturale dello Spazio Alpino.
6d.1 – Accrescere la protezione, la conservazione e la connettività ecologica degli ecosistemi dell’area dello Spazio Alpino.
Azioni

  • Sviluppare a livello di Spazio Alpino iniziative culturali per promuovere un’identità alpina transnazionale, migliorare la consapevolezza e prevedere quale potrebbe essere il futuro del patrimonio culturale alpino;
  • impostare, sperimentare ed attuare la negoziazione, la mediazione, la partecipazione a modelli di risoluzione dei conflitti nel contesto del turismo, della cultura, dei bisogni e delle vocazioni locali per la crescita economica nel contesto del patrimonio culturale e naturale;
  • sviluppare concetti, strategie, modelli e azioni pilota per la gestione innovativa e sostenibile delle risorse, infrastrutture verdi e biodiversità, gestione del paesaggio e corridoi verdi;
  • impostare partnership che implementino meccanismi per lo sviluppo di capacità per la valorizzazione alternativa dei servizi ecosistemici alpini, aumentandone la consapevolezza e integrandoli nell’attuazione delle politiche.

ASSE 4 – Spazio Alpino ben governato
11.1 – Incrementare l’applicazione di una governance multilivello e transnazionale nello Spazio Alpino.
Azioni

  • Sviluppare modelli transnazionali per la progettazione, collaudo, modellizzazione, confronto e valutazione delle innovazioni (strumenti, processi, attori, organizzazioni e interfacce) nel campo della pubblica amministrazione;
  • impostare una politica lungimirante rispetto alle sfide della governance e alle forze in campo in materia di gestione dello Spazio Alpino;
  • sviluppare modelli innovativi per la cooperazione istituzionale e l’organizzazione dello spazio con e tra differenti tipologie di territori.

ASSE 5 – Assistenza tecnica

DESTINATARI

  • Personale e organizzazioni coinvolte nel processo decisionale e all’attuazione delle politiche nelle priorità di investimento sopra elencate;
  • cittadini ei gruppi interessati da tali politiche potranno beneficiare di una migliore governance e attuazione;
  • imprese incluse le PMI.

BENEFICIARI

  • Agenzie di sviluppo
  • amministrazioni locali
  • amministrazioni regionali
  • amministrazioni nazionali
  • camere di commercio
  • centri/enti di ricerca
  • cooperative
  • enti di formazione
  • imprese dell’economia sociale
  • ONG (Organizzazioni Non Governative)
  • organizzazioni non profit
  • parti sociali
  • PMI (Piccole e Medie Imprese)
  • scuole
  • università

PAESI AMMISSIBILI

  • Austria e Slovenia: intero paese
  • Francia: Regioni di Rhône-Alpes, Provence-Alpes-Côte d’Azur, Franche-Comté Alsace
  • Germania: distretti di Oberbayern and Schwaben ( Bayern), Tübingen e Freiburg (Baden-Württemberg)
  • Italia: Lombardia, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Trentino-Alto Adige, Valle d’Aosta, Piemonte, Liguria

MODALITÀ, PROCEDURE E TIPOLOGIE DI PROGETTI
Le risorse del programma vengono attribuite attraverso diverse tipologie di bandi (calls for project proposals).
La procedura di selezione avviene in due fasi: i promotori presentano una precandidatura con l’idea progetto e l’identificazione dei partners. Successivamente per le sole idee valutate positivamente, i promotori sono invitati a presentare la candidatura completa.
Il partenariato deve essere composto da almeno 4 partner provenienti da Stati diversi, di cui almeno 3 localizzati nell’area dell’Alpin Space.
Dimensione del partenariato raccomandata: fino ad un massimo di 15 partner (non esclusi partenariati più vasti, dipende dal focus del progetto).

DOTAZIONE FINANZIARIA
139.751.456 euro di cui:
– FESR: 116.635.466 euro
– Cofinanziamento nazionale: 23.115.990 euro

ENTITÀ DEL CONTRIBUTO
100% Enti pubblici (85% FESR + 15% Fondo di Rotazione nazionale)
85% Enti privati/imprese

PAROLE CHIAVE
Crescita, sostenibilità, occupazione, innovazione, ambiente, ricerca, competitività, istruzione, lotta alla povertà, inclusione sociale, clima.

LINK UTILI
Alpin Space
Punto di contatto nazionale