Promozione della parità di genere – Scadenza posticipata
ENTE EROGATORE
Commissione Europea – DG Giustizia e Consumatori
SCADENZA
29 febbraio 2024 scadenza posticipata al 09 aprile 2024
OBIETTIVI
- Promozione di pratiche nelle imprese che incoraggino l’acquisizione dei nuovi diritti previsti dalla Direttiva sulla conciliazione vita-lavoro;
- Prevenzione e la tutela contro qualsiasi forma di trattamento sfavorevole e di discriminazione delle donne durante e dopo la gravidanza, nonché delle donne e degli uomini che hanno beneficiato di congedi parentali o di accordi di lavoro flessibile;
- Sensibilizzazione sul valore del lavoro di cura, riflettendo sulla valutazione delle competenze necessarie, l’impegno richiesto e altri aspetti delle condizioni di lavoro;
- Superamento degli stereotipi di genere che perpetuano la tradizionale divisione del lavoro;
- Supporto alle autorità responsabili dell’attuazione della Direttiva nello sviluppo di orientamenti nazionali e/o strumenti per sistemi di valutazione e classificazione del lavoro sensibili al genere, nonché sensibilizzare i rappresentanti dei datori di lavoro e dei lavoratori nei propri Paesi su questi orientamenti e/o strumenti.
AZIONI FINANZIABILI
Progetti nazionali e/o transnazionali che implementino le seguenti priorità:
- Affrontare le cause profonde del divario di genere nell’assistenza, promuovendo un approccio trasformativo e sfidando gli stereotipi di genere
Attività ammissibili:
- Definizione di nuovi approcci per incoraggiare il modello dual earner-dual carer e per affrontare gli stereotipi di genere;
- Capacity building e formazione, anche dei responsabili risorse umane, dei rappresentanti delle autorità pubbliche, delle parti sociali e altri soggetti interessati, comprese le organizzazioni della società civile;
- Apprendimento reciproco, scambio di buone pratiche e cooperazione tra differenti attori;
- Diffusione di informazioni e sensibilizzazione, anche attraverso i social media o campagne di comunicazione.
2. Sostenere l’attuazione delle disposizioni della Direttiva sulla trasparenza retributiva
Attività ammissibili:
- Sviluppo di orientamenti, strumenti e liste di controllo per la valutazione e il confronto della parità retributiva per uno stesso lavoro o per un lavoro di pari valore con uno stesso datore di lavoro, compresa l’implementazione di sistemi di valutazione e classificazione del lavoro neutrali rispetto al genere, ad uso dei datori di lavoro e, più in generale, delle parti sociali nel contesto della contrattazione collettiva;
- Programmi di formazione per costruire la capacità dei datori di lavoro e delle parti sociali di valutare la parità retributiva e implementare sistemi di valutazione e classificazione del lavoro neutri dal punto di vista del genere;
- Promozione di sistemi di valutazione e classificazione del lavoro neutri dal punto di vista del genere;
- Monitoraggio dell’attuazione del concetto di lavoro di pari valore attraverso la valutazione dei sistemi di valutazione del lavoro e degli schemi di classificazione salariale esistenti e raccomandazioni per eventuali modifiche.
DESTINATARI
Donne, uomini, datori di lavoro, insegnanti, studentesse/i, ragazze/i, genitori, decisori politici, consigliere di parità.
PAESI AMMISSIBILI
- Stati membri UE: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
- PTOM – Paesi e Territori d’Oltremare: 1.Olanda: Aruba, Bonaire, Curaçao, Saba, Sint Eustatius, Sint Maarten; 2. Francia: Nuova Caledonia, Polinesia francese, Terre australi e antartiche francesi, Isole di Wallis e Futuna, Saint Pierre e Miquelon, Saint Barthélemy; 3. Danimarca: Groenlandia
- Paesi candidati e potenziali candidati: Bosnia Erzegovina, Serbia, Kosovo.
ENTI AMMISSIBILI
Autorità nazionali, autorità locali e regionali e loro associazioni, organismi di parità, organizzazioni della società civile, in particolare le organizzazioni per i diritti delle donne.
Il proponente o applicant deve essere un’Autorità nazionale responsabile dell’attuazione della Direttiva sulla trasparenza salariale (ministeri o agenzie nazionali responsabili).
I partner o co-applicant devono essere enti pubblici o organizzazioni private stabiliti in uno dei Paesi ammissibili o organizzazioni internazionali.
DOTAZIONE FINANZIARIA DISPONIBILE
10.100.000 euro.
ENTITÀ DEL CONTRIBUTO
Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta per il progetto non può essere inferiore a 100.000 euro.
Sarà accettata una sola candidatura per Stato membro.
MODALITÀ E PROCEDURE PER LA PRESENTAZIONE
I progetti possono essere nazionali o transnazionali e devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno 2 organismi (l’applicant o proponente + 1 co-applicant o partner). Se il progetto è transnazionale applicant e co-applicant devono provenire da 2 diversi Paesi ammissibili.
La durata dei progetti è tra 12 e 24 mesi.
Le proposte devono essere presentate per via telematica utilizzando il Funding & Tender Portal dove sono reperibili anche i documenti necessari (formulari, guida, ecc.)
LINGUA SCRITTURA DEL FORMULARIO
Le proposte possono essere presentate in qualsiasi lingua ufficiale dell’UE (l’abstract/sommario del progetto dovrebbe comunque essere sempre in inglese). Tuttavia, per motivi di efficienza, la Commissione invita i candidati ad usare l’inglese per l’intera candidatura.
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Tag
[Non discriminazione, Pari opportunità, Uguaglianza, Lavoro, Carriera, Uomini, Donne, Genere, Stereotipi, Programma CERV]