Migliorare la consapevolezza dei diritti di cittadinanza e l’inclusione dei cittadini «mobili» dell’UE, sostenere la collaborazione fra autorità nazionali competenti in materia elettorale – scadenza posticipata
Migliorare la consapevolezza dei diritti di cittadinanza e l’inclusione dei cittadini «mobili» dell’UE, sostenere la collaborazione fra autorità nazionali competenti in materia elettorale – scadenza posticipata
Il bando mira a sostenere gli sforzi degli Stati membri nell’affrontare le sfide derivanti dalla mobilità all’interno dell’UE e allo stesso tempo promuovere e facilitare l’esercizio effettivo dei diritti di libera circolazione dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari. Le attività progettuali dovrebbero favorire l’inclusione di successo, l’accesso alle informazioni e la partecipazione dei cittadini dell’Unione e dei loro familiari nella vita civile e politica del paese UE ospitante e la loro partecipazione alla vita democratica dell’Unione europea, in particolare dei gruppi sotto rappresentati.
Commissione Europea – DG Giustizia
La scadenza, inizialmente fissata al 01/04/2020, viene posticipata al 15/04/2020
OBIETTIVO
Promuovere la consapevolezza dei diritti di cittadinanza dell’UE, dei valori dell’Unione e delle norme democratiche, raccogliere dati e sviluppare conoscenze relative ai diritti di cittadinanza dell’UE e favorire l’inclusione e l’accesso alle informazioni ai cittadini mobili dell’UE e ai loro familiari, incoraggiando la partecipazione democratica dei cittadini mobili dell’UE e dei gruppi sotto rappresentati.
AZIONI FINANZIABILI
Priorità 1. Migliorare e sviluppare la cittadinanza dell’Unione
Le attività possono consistere in progetti, formazione, seminari, pratiche di sensibilizzazione, raccolta e consultazione dei dati, sviluppo, scambi e diffusione delle migliori pratiche tra le autorità pubbliche e le organizzazioni della società civile. In particolare saranno finanziate (elenco non esaustivo):
- raccolta e consultazione di dati sul modo in cui vengono utilizzati i diritti di cittadinanza dell’UE, su come accrescere la conoscenza di tali diritti e su come tali diritti potrebbero essere rafforzati e sviluppati;
- modi per favorire l’impegno nella vita democratica dell’Unione europea (ad esempio facilitando l’accesso alle informazioni politiche locali transfrontaliere e la promozione di standard democratici comuni, la consapevolezza della dimensione europea in politica), nonché la partecipazione a elezioni locali e dell’UE, compresi giovani, donne e cittadini dell’UE che vivono in un altro paese comunitario rispetto al proprio (attraverso strumenti digitali, interattivi e innovativi);
- politiche di inclusione e migliori pratiche che non si concentrino esclusivamente su un profilo di cittadini mobili dell’UE, ma tengano conto sia delle diverse esigenze di questi cittadini e dei loro familiari, sia delle sfide che le città devono affrontare quando li accolgono (ad esempio alloggi, istruzione, inclusione nel mercato del lavoro, coinvolgimento nel processo decisionale della comunità e volontariato ecc.) e che promuovano il multiculturalismo;
- diffusione di informazioni e consigli pratici su quali siano i diritti dei cittadini dell’UE e dei loro familiari, compresi i diritti di voto, i diritti di soggiorno e i doveri di cittadini in un determinato paese / regione / città e l’assistenza nell’esercitarli.
Priorità 2. Sostenere il coordinamento delle reti elettorali nazionali e un loro coordinamento europeo (come l’organizzazione, il monitoraggio e l’applicazione della legislazione)
Le attività possono consistere in:
- workshop, seminari, conferenze, riunioni di esperti a vari livelli, a seconda dei casi (potrebbero essere necessarie riunioni ad alto livello per coordinare gli approcci politici, mentre gli scambi tecnici tra esperti potrebbero essere necessari per attuare tali politiche);
- apprendimento reciproco, esercizi di cooperazione;
- studi analitici;
- attività di sensibilizzazione e piattaforme per lo scambio di informazioni.
DESTINATARI
Cittadini dell’UE in mobilità geografica, in particolare donne e giovani e le loro famiglie, autorità competenti in materia elettorale.
- UE 28: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Regno Unito, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria, nonché i Paesi e territori d’oltremare dell’UE;
- EFTA/SEE: Islanda
- Serbia
I richiedenti britannici devono tenere presente che i criteri di idoneità devono essere rispettati per l’intera durata della sovvenzione. Se il Regno Unito esce dall’Unione europea durante il periodo di sovvenzione senza concludere un accordo con l’Unione europea che assicuri, in particolare, che i richiedenti britannici conservino la loro idoneità, questi cesseranno di ricevere i finanziamenti UE o dovranno abbandonare il progetto sulla base delle disposizioni pertinenti dell’accordo di sovvenzione al momento della risoluzione.
BENEFICIARI
- Priorità 1: enti pubblici e organizzazioni private stabiliti in uno dei Paesi ammissibili (indicati a fondo scheda), organizzazioni internazionali. Organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti pubblici o organizzazioni private non-profit.
- Priorità 2: i candidati devono essere autorità pubbliche nazionali o regionali competenti in materia elettorale di uno dei paesi partecipanti al programma. I partner possono essere enti pubblici o organizzazioni private debitamente costituite in uno dei paesi partecipanti al programma o organizzazioni internazionali.
SPECIFICA BENEFICIARI
Nel quadro del Programma Diritti, uguaglianza e cittadinanza le entità affiliate a un beneficiario non sono considerate come partecipanti al progetto ed i loro costi non sono ammissibili.
2.000.000 euro così suddivisi:
- Priorità 1: euro 1.000.000
- Priorità 2: euro 1.000.000
Il contributo UE può coprire fino all’80% dei costi totali ammissibili del progetto.
Per entrambe le priorità la sovvenzione richiesta per il progetto non può essere inferiore a 75.000 euro. Non c’è limite massimo.
Il finanziamento sarà erogato al coordinatore del progetto che dovrà distribuirli ai partner secondo le seguenti modalità:
- Un prefinanziamento alla stipula del contratto di sovvenzione. Il prefinanziamento può essere frazionato in due rate: eccezionalmente e se esplicitamente previsto nella convenzione di sovvenzione, può esserci un pagamento intermedio soggetto all’approvazione del rapporto tecnico e finanziario periodico e delle spese effettivamente sostenute dai beneficiari. I pagamenti intermedi non potranno superare l’80% della sovvenzione.
- Il pagamento del saldo, soggetto all’approvazione della relazione tecnica e finanziaria, nonché dei costi effettivi sostenuti dai beneficiari durante l’intera durata del progetto, deve avvenire entro 90 giorni dalla data di ricezione da parte della Commissione della richiesta di pagamento finale.
Le tranche di pagamento saranno specificate nel contratto di sovvenzione.
Priorità 1: i progetti possono essere nazionali o transnazionali e devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno 2 organismi (l’applicant o proponente + 1 co-applicant o partner). Se il progetto è transnazionale applicant e co-applicant devono provenire da 2 diversi Paesi ammissibili.
Priorità 2: i progetti possono essere nazionali o transnazionali e possono coinvolgere una o più organizzazioni (proponente e partner).
La durata dei progetti non deve superare i 24 mesi.
Le proposte devono essere presentate per via telematica utilizzando Sistema elettronico di presentazione del Funding & Tender Portal accessibile dalla pagina web indicata in Info bando.
Il sistema di presentazione delle candidature richiede la registrazione e l’ottenimento del Participant Identification Code (PIC), sia per il proponente che per i partner.
Il riferimento del bando è REC-RCIT-CITI-AG-2020.
Le proposte di progetto possono essere presentate in qualsiasi lingua ufficiale dell’UE. Tuttavia, per motivi di efficienza, la Commissione invita i candidati ad usare l’inglese.
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