Promuovere l’uguaglianza e combattere il razzismo, la xenofobia e la discriminazione
Promuovere l’uguaglianza e combattere il razzismo, la xenofobia e la discriminazione
Il bando intende sostenere un approccio globale e intersettoriale ed azioni specifiche per prevenire e combattere l’intolleranza, il razzismo, la xenofobia e la discriminazione, in particolare per motivi di origine razziale o etnica, colore, religione, orientamento sessuale, identità di genere, anche quando questo si manifesta sotto forma di antigipsismo, antisemitismo, odio anti-musulmano, afrobia e fobia LGBTIQ, offline e online.
Commissione Europea – DG Giustizia
15/06/2021
OBIETTIVO
Supportare un approccio globale alla prevenzione e alla lotta contro il razzismo, la xenofobia e altre forme di intolleranza come l’antisemitismo, il razzismo anti-musulmano, l’omofobia, la transfobia, l’antigypsismo e l’afrofobia, anche online, e per sostenere azioni concrete contro il razzismo e la xenofobia di fronte a gruppi e comunità specifici.
AZIONI FINANZIABILI
Progetti nazionali e transnazionali che implementino azioni inerenti le priorità sotto descritte. Sono elencate diverse misure e iniziative ma non è richiesto di includerle tutte in un’unica proposta. Le proposte con un focus specifico saranno molto apprezzate.
Priorità 1 – Lotta contro l’intolleranza, il razzismo, la xenofobia, la discriminazione, i discorsi e i crimini di odio:
- implementazione del quadro strategico dell’UE per i Rom su uguaglianza, inclusione e partecipazione, vale a dire affrontare l’antigipsismo, compresi l’incitamento all’odio e i crimini ispirati dall’odio e dalla discriminazione dei Rom nell’accesso all’istruzione, inclusa la segregazione educativa, all’occupazione, alla salute e all’alloggio, negli sgomberi forzati e nella segregazione spaziale, nella promozione della consapevolezza dei diritti, della partecipazione politica, sociale e culturale dei rom;
- azioni per prevenire e combattere ogni forma di antisemitismo aumentando la consapevolezza dell’esistenza dell’antisemitismo anche tra il grande pubblico, sostenendo le vittime, migliorando la raccolta dei dati sugli episodi antisemiti, (compresi i dati disaggregati), incoraggiando la denuncia di tali episodi, educando il pubblico sulla diversità della vita ebraica, sostenendo il dialogo interculturale e interreligioso, creando reti contro l’antisemitismo e il rafforzamento della resilienza delle comunità ebraiche in tutta la loro diversità. I candidati sono invitati a fare uso di fonti e standard stabiliti, come l’International Holocaust Remembrance e la definizione operativa dell’antisemitismo dell’Alleanza;
- azioni di sostegno alla lotta contro l’odio anti-musulmano e sensibilizzazione delle autorità pubbliche, promozione della denuncia da parte delle vittime, affrontando gli stereotipi negativi, l’intolleranza e l’incitamento all’odio contro i musulmani e la discriminazione intersettoriale che colpisce le donne e le ragazze musulmane, nonché le comunità appartenenti a settori della società socialmente ed economicamente svantaggiati;
- iniziative volte a potenziare e sostenere il ruolo delle organizzazioni della società civile, degli attivisti e leader di comunità e migliorare la consapevolezza dei diritti, la protezione e la rappresentanza degli interessi delle vittime, contribuendo così all’effettiva attuazione della direttiva sull’uguaglianza razziale (direttiva del Consiglio 2000/43/CE) e della decisione quadro sulla lotta contro il razzismo e la xenofobia (Decisione quadro del Consiglio 2008/913/JHA).
Priorità 2 – Promuovere la gestione della diversità e l’inclusione sul posto di lavoro, sia nel settore pubblico che privato:
- azioni per garantire l’esistenza delle Carte della diversità in tutti gli Stati membri dell’UE e per aumentare il numero dei loro firmatari;
- azioni che promuovano la diversità e l’inclusione nei luoghi di lavoro, con particolare riguardo ai sei motivi di discriminazione elencati nell’articolo 19 del trattato sul funzionamento del l’Unione Europea o la loro intersettorialità.
Priorità 3 – Lotta alla discriminazione contro le persone LGBTIQ e promozione della loro uguaglianza attraverso l’attuazione della strategia per l’uguaglianza LGBTIQ:
- iniziative che mirino ad affrontare la discriminazione intersettoriale e la disuguaglianza vissuta per motivi d’orientamento sessuale, identità di genere, espressione del genere e delle caratteristiche sessuali nelle aree dell’occupazione, dell’istruzione, della salute, della cultura e dello sport. L’attenzione è sulle persone LGBTIQ più vulnerabili, come le persone transessuali e intersessuali e include la formazione di professionisti rilevanti. Questa priorità comprende anche azioni che cerchino di affrontare gli stereotipi di genere e sulla sessualità all’interno e attraverso l’istruzione, di fornire supporto alle famiglie arcobaleno, di aumentare la consapevolezza delle sfide che devono affrontare e di prevenire e combattere i crimini ispirati dall’odio fobico LGBTIQ, l’incitamento all’odio, la violenza e le pratiche dannose.
Priorità 4 – Prevenire, denunciare e contrastare l’incitamento all’odio online:
- azioni per: (i) promuovere la denuncia e la registrazione sistematiche dei discorsi di incitamento all’odio online, (ii) rafforzare la cooperazione tra autorità pubbliche, organizzazioni della società civile e società ICT, in particolare nel settore della prevenzione, dell’educazione e della sensibilizzazione sulla tolleranza e contro l’odio online (rivolti in particolare a giovani donne e uomini, ragazze e ragazzi in tutta la loro diversità), (iii) aumentare la consapevolezza del pubblico sull’incitamento all’odio online, anche attraverso la promozione di narrazioni positive e campagne, che possano tenere conto delle differenze di genere.
Priorità 5 – Rivolta esclusivamente alle autorità pubbliche per migliorare le loro risposte (multiple ed intersettoriali) contro la discriminazione, il razzismo e la xenofobia.
Le attività potrebbero includere:
- piani d’azione o strategie contro il razzismo;
- formazione di funzionari delle forze dell’ordine e/o delle autorità a livello nazionale, regionale o locale;
- miglioramento della registrazione e delle pratiche di raccolta dei dati negli Stati membri, anche disaggregate e basate sui lavori dell’Agenzia dell’Unione europea per i diritti fondamentali;
- raccolta di dati sull’uguaglianza e sui crimini ispirati dall’odio affrontandone la sottostima;
- miglioramento del sostegno alle vittime di discriminazione basate sull’origine razziale o etnica, sulla religione o sul colore, sull’orientamento sessuale, sull’identità di genere, nonché dei crimini ispirati dall’odio razzista o xenofobo e dell’incitamento all’odio a livello nazionale, regionale o locale;
- costruzione della fiducia tra le comunità e le autorità pubbliche.
DESTINATARI
- Migranti e rifugiati, indigenti, appartenenti alla comunità Rom e ad altre minoranze etniche e religiose (in particolare ebraiche e mussulmane), persone LGBTIQ;
- Giovani, insegnanti, peer mentor, counsellor scolastici, allenatori sportivi, animatori, organizzatori di attività extra-curriculari, volontari, professionisti del settore sanitario e assistenziale, educativo, giudiziario, operatori delle forze dell’ordine e della giustizia;
- Utenti di internet e social media, società civile, aziende ICT, piattaforme social.
- Stati membri: Austria, Belgio, Bulgaria, Cipro, Croazia, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia, Lituania, Lussemburgo, Malta, Olanda, Polonia, Portogallo, Repubblica ceca, Repubblica slovacca, Romania, Slovenia, Spagna, Svezia, Ungheria.
- Paesi non UE: paesi dello spazio economico europeo e paesi associati al Programma (paesi associati) o paesi con cui sono corso trattative per un accordo di associazione e laddove l’accordo entri in vigore prima della firma della concessione. Per maggiori informazioni vedere qui.
BENEFICIARI
- Priorità 1, 2, 3 e 4: enti pubblici e organizzazioni private stabiliti in uno dei Paesi ammissibili, organizzazioni internazionali. Le organizzazioni a scopo di lucro possono presentare progetti solo in partnership con enti pubblici o organizzazioni private non-profit.
- Priorità 5: proponenti di progetto possono essere solo autorità pubbliche. Enti pubblici e organizzazioni private possono essere partner di progetto. Proponente e partner devono essere stabiliti in uno dei Paesi ammissibili.
9.900.000 euro così suddivisi:
- Priorità 1: 5.400.000 euro
- Priorità 2: 500.000 euro
- Priorità 3: 1.000.000 euro
- Priorità 4: 1.500.000 euro
- Priorità 5: 1.500.000 euro.
Il contributo UE può coprire fino al 90% dei costi totali ammissibili del progetto. La sovvenzione richiesta per il progetto non può essere inferiore a 75.000 euro.
I progetti possono essere nazionali o transnazionali e devono essere realizzati da una partnership costituita da almeno 2 organismi (l’applicant o proponente + 1 co-applicant o partner). Se il progetto è transnazionale applicant e co-applicant devono provenire da 2 diversi Paesi ammissibili.
La durata dei progetti è tra 12 e 24 mesi.
Le proposte devono essere presentate per via telematica utilizzando Sistema elettronico di presentazione del Funding & Tender Portal accessibile dalla pagina web indicata in Info bando.
Il sistema di presentazione delle candidature richiede la registrazione e l’ottenimento del Participant Identification Code (PIC), sia per il proponente che per i partner.
ID. bando: CERV-2021-EQUAL
Le proposte di progetto possono essere presentate in qualsiasi lingua ufficiale dell’UE. Tuttavia, per motivi di efficienza, la Commissione invita i candidati ad usare l’inglese.
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